"Still life n. 33", Tom Wesselmann (Olycom)  

preghiera

Bacon e Baselitz non mi piacciono, basta con l'Accademia dell'Estinzione!

Camillo Langone

Aggiungo che non mi piacciono nemmeno Banksy e Ligabue, per citare due che piacciono proprio a cani e porci. Non piace la malattia e ancor meno i contagiosi. Preferisco un’arte salutare, che metta voglia di vivere

“Non ti piace niente” mi dice perplesso l’eccellente pittore Giovanni Frangi. “Non ti piacciono Bacon, Baselitz, Kiefer…”. E’ vero e ne vado fiero: Bacon e Baselitz non mi piacciono e anzi mi fanno orrore. Kiefer orrore non mi fa, semplicemente mi tedia. Aggiungo che non mi piacciono nemmeno Banksy e Ligabue, per citare due che piacciono proprio a cani e porci. Il fatto è che a me non piace la malattia e ancor meno piacciono i contagiosi, tipo Baselitz e Kiefer adesso in mostra a Venezia (come se Venezia non fosse abbastanza guasta, come se in laguna di putrefazioni non ce ne fossero già abbastanza). Preferisco un’arte salutare. Un’arte che metta voglia di vivere (a volte, magari, perfino di fecondare) e non di morire. Basta con l’Accademia dell’Estinzione! Al posto di Bacon mi piace Hockney. Al posto di Kiefer, Tomma Abts. Al posto di Baselitz, Peter Klint. Al posto di Banksy, Agostino Iacurci. Al posto di Ligabue, Guttuso. (E al posto di Tosatti, autore della tetra installazione del padiglione Italia alla Biennale? Tom Wesselmann).

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).