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preghiera

Meglio un eretico vivo che un dottore della Chiesa morto

Camillo Langone

Giordano Bruno Guerri chiama eretico Papa Francesco e lo intende come un complimento. Per me non è affatto un complimento, ma almeno Bergoglio non è più solo il panteista della "Laudato si'", ma anche colui che frena l'Apocalisse

Con “Eretico o santo. Ernesto Buonaiuti, il prete scomunicato che ispira Papa Francesco” (La nave di Teseo) Giordano Bruno Guerri conferma l’eterodossia di Jorge Mario Bergoglio o quantomeno di innumerevoli dichiarazioni e documenti del suo pontificato. Interessante è che ciò non provenga come al solito dal tradizionalismo cattolico: per Guerri il titolo di eretico è un complimento… Per me non lo è affatto e però mi sono convinto che in certi casi sia meglio un eretico vivo che un dottore della Chiesa morto. In casi come quello presente meglio un cristianesimo travisato e parziale che nessun cristianesimo: oggi Papa Francesco non è più, o non è solo, il panteista della “Laudato si’”, il comunista della “Fratelli tutti”, l’indifferentista del Documento di Abu Dhabi, è anche e soprattutto il Katéchon (in greco antico “colui che trattiene”), il volto contemporaneo della misteriosa figura evocata nella Seconda lettera ai Tessalonicesi. Al tempo di San Paolo il Katéchon era colui che frenava l’Anticristo e dunque l’Apocalisse. Al tempo nostro è colui che frena i governi tanto bramosi di scatenare la terza guerra mondiale (l’Apocalisse ora).

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).