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preghiera

A ogni Natale, sempre più cattivi

Camillo Langone

Colpa anche di un Papa candidato a cappellano dell’ambientalismo, ideologia antiumana e anticristiana che ci condanna tutti “al freddo e al gelo”. Meglio il bue e l'asinello 

San Luca, ogni Natale sono più cattivo e il tempo dall’Immacolata all’Epifania lo trascorro sempre più adirato. Per il tradimento universale del Natale che si consuma fuori la Chiesa e dentro la Chiesa: non riesco a vedere una gran differenza e sarà appunto perché sono cattivo. Proprio ora che è diventato buono perfino Antonio Socci: aveva definito Papa Francesco “il solito traditore asservito al potere” e adesso mi è diventato bergogliano. Io che resto cattivo non ci penso proprio ad ascoltar colui che, enciclica dopo enciclica, discorso dopo discorso, si candida a cappellano dell’ambientalismo, ideologia antiumana e anticristiana che ci condanna tutti “al freddo e al gelo”. Ma se per troppa cattiveria mi stessi sbagliando? Trovo la soluzione negli Atti degli Apostoli in cui tu, San Luca, citi il saggio Gamaliele che in un caso analogo disse: “Non occupatevi di questi uomini. Se questa teoria è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!”. Pertanto non mi occupo di gesuiti, mi occupo di Gesù Bambino e siccome è nato da poco gli metto vicino l’asino e il bue affinché lo riscaldino e lo prego di non farmi mai mancare benzina e metano (se i combustibili venissero meno io dove andrei a prenderli un asino e un bue? Nel presepe?).

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).