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preghiera

Geografia di una Romagna minore e nostalgica

Camillo Langone

“Secondo Casadei, Romagna mia e io” di Gabriele Dadati è il libro che avrei voluto scrivere. Sia diletto per il lettore e d'esempio per me che ho molte canzoni, molte regioni, molte stagioni nel mio cuore

Sapessi imitare Gabriele Dadati che con un libro solo ha colpito, molto abilmente, tre obiettivi letterari. “Secondo Casadei, Romagna mia e io” (Baldini + Castoldi) è infatti una biografia-autobiografia-geografia: la biografia del padre del liscio, l’autobiografia dell’autore, la geografia di una Romagna minore e nostalgica (una Romagna, per dire, in cui i contratti per i concerti si suggellavano in magnifica autarchia: “Allora la mamma prendeva fuori un bottiglione di cognac Vecchia Romagna”). Fossi capace di scrivere “Lucio Battisti, La canzone del sole e io” oppure “Johnson Righeira, L’estate sta finendo e io” o invece “Francesco Bianconi, Un romantico a Milano e io”... Accidenti, dimenticavo “Loredana Bertè, Il mare d’inverno e io”. Ho molte canzoni, molte regioni, molte stagioni nel mio cuore e quando ci penso piango e quando piango non vedo più bene la tastiera. Il libro di Dadati, pur essendo molto sentimentale, resta sempre terso: sia esempio per me, diletto per il lettore.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).