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Appunti per aggirare la censura pol. cor.

Camillo Langone

Il nostro Maurizio Milani insegna che oggi per scrivere “pederasta” e sperare di uscirne illesi bisogna dichiararsi pederasti. Buona idea, ma va perfezionata: come faccio a usare "femminuccia" e poi sfangarla? 

Riuscissi a seguire il metodo Milani. E’ un metodo per garantirsi un minimo di libertà di espressione nel tempo della censura universale, democratica e sociale… Maurizio Milani insegna che oggi per scrivere “pederasta” e sperare di uscirne illesi bisogna dichiararsi pederasti. Potrei pure farlo, ho appena ritrovato una fototessera in cui, diciassettenne ammiratore di Lou Reed, esibisco unghie smaltate (abbastanza ovviamente di nero) e magari fa curriculum.

 

 

Purtroppo altri vocaboli sono ancor più problematici. Mi hanno accusato di usare talvolta la parola “femminuccia” al posto di “donna”: per sfangarla dovrei dichiararmi femminuccia? Sfoggiando una borsetta? Non mi ci vedo. E come faccio a far passare la parola “invasore” che utilizzo di norma in luogo di “migrante”? Dichiararmi invasore mi è impossibile visto che risiedo a meno di 2.000 metri dall’ospedale in cui sono nato. Che Milani perfezioni il suo metodo, già nel complesso utile, e che io riesca a seguirlo come Robert De Niro e Al Pacino hanno seguito il metodo Stanislavskij.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).