Sant'Agostino (Pinturicchio, 1496)  

preghiera

Il rosario più urgente è quello contro la censura di Dio

Camillo Langone

Pregare è sempre una buona cosa e lo è anche pregare contro la pandemia. Ma Sant'Agostino ci ricorda che esistono mali peggiori della morte: molti non li riconoscono più

Sant’Agostino, molti cattolici stanno recitando il rosario mondiale voluto da Papa Francesco contro la pandemia. Pregare è sempre una buona cosa e io stesso in tutto questo tempo ogni volta che mi sono recato in chiesa ho pregato contro la pandemia. Però nella specifica iniziativa c’è qualcosa che non mi convince. Temo che dietro questo straordinario sforzo di preghiera ci sia l’idea della morte come peggiore dei mali. Mentre non è così, e tu lo hai spiegato nella bellissima lettera a Sàpida: “I nostri cari non li abbiamo perduti ma ci hanno preceduto”. Per un cristiano il peggiore dei mali è l’inferno. L’inferno è il luogo dove Dio è assente e somiglia non poco alle società occidentali che il Creatore hanno espulso. In Inghilterra già si viene arrestati per aver letto la Bibbia in pubblico, in Italia sono in tanti a bramare la legge Zan che renderà un reato ripetere col Genesi “maschio e femmina li creò”. Anche le tue “Confessioni” rischiano il rogo, visto il seguente passaggio: “I delitti compiuti dai sodomiti devono essere condannati ovunque e sempre. Quand’anche tutti gli uomini li commettessero, verrebbero tutti coinvolti nella stessa condanna divina”. Sant’Agostino, converrai con me che il rosario più urgente è quello contro gli uomini che vogliono censurare i Santi e Dio.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).