Beatrice Rana in concerto alla Scala (Lapresse)  

preghiera

Zoom e streaming sono la morte delle arti

Camillo Langone

Le necessità dell'amore, della vita intensa e vera sono le stesse dell'arte: tatto e contatto, vicinanza e presenza

“Le presentazioni online non smuovono copie”. Sia lodato Paolo Bianchi che in “Dell’inutilità della scrittura. Inchiesta sull’editoria italiana” (Editrice Bibliografica) assieme alla superfluità della carta segnala, sempre parlando di letteratura, la sterilità dello schermo. E sia lodata Beatrice Rana che nelle interviste evidenzia i danni causati alla musica dal digitale: “Crea un grande appiattimento culturale e rende impossibile ai giovani artisti di emergere. Perché una persona dovrebbe ascoltare una sonata di Beethoven eseguita da un giovane quando ha a disposizione grandi artisti del passato?”.

 

Presentazioni in Zoom e concerti in streaming sono la morte delle arti, che invece necessitano di tatto e di contatto, di vicinanza e di presenza. Che sono poi le necessità dell’amore, della vita intensa e vera. La cultura senza il piacere dei sensi perde senso (con gli scrittori voglio bere un bicchiere, le pianiste voglio ascoltarle dal palco di proscenio...). Prego che lo capiscano anche gli iscritti ad Amazon Prime.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).