Leggo l'ultimo libro della Santacroce e ringrazio di essere un uomo insensibile

Camillo Langone

"La Divina", storia di una donna che odia gli uomini e che parla con un cigno

La protagonista del nuovo romanzo di Isabella Santacroce (“La Divina”, Desdemona Undicesima edizioni) odia gli uomini e parla con un cigno. Non è messa benissimo, chiaro. Anche perché del pennuto si innamora proprio e questo non è nemmeno la reincarnazione di Giove bensì del folle e decadente re di Baviera: Ludwig. Piuttosto folle e decadente anche la prosa della squisita letterata di Riccione, huysmanniana, dannunziana, viscontiana, tutta enfasi e sublime e frasi come “il mio cuore era una cattedrale incendiata”. Leggo “La Divina” e ringrazio me stesso di essere un uomo insensibile (il mio cuore è un muscolo tiepido…) e ringrazio Isabella Santacroce per aver descritto una donna che ha problemi con gli uomini, come tante, ma invece di parlare col solito cane o col solito gatto parla con il cigno, almeno.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).