La seduzione non può essere un crimine. Riascoltare gli Skiantos

"Mi piaccion le sbarbine" disegnava un dongiovanni goffo e gentile. Si riscopra Freak Antoni, ci si ricordi che “quel che conta è il calore”

Camillo Langone

Non posso farci niente / mi sento un deficiente / lo so che non conviene / ma poi chi si trattiene. / Quelle alte 1 metro e 80 / quelle basse 1 e 50...”. Non le ricordavo così belle le parole di “Mi piaccion le sbarbine” degli Skiantos, canzone del 1979 ora coverizzata dall’indomito Johnson Righeira, assistito per quanto riguarda l’audio dal duo elettro-pop iPesci e per quanto riguarda il video da Giuseppe Cruciani, alcune donne di plastica, una donna molto vera.

  

 

Il testo del cantante del gruppo, Freak Antoni, disegnava un dongiovanni goffo e gentile, con una leggerezza che nel dongiovannismo classico, che sa di morte, non può esserci. Il 1979 non era affatto leggero, era un anno di piombo, e dunque questa canzone insegna che la leggerezza è possibile sempre. Usare un vocabolario giusto aiuta.

 

Oggi circolano parole che inducono a vedere la seduzione come un crimine e il rapporto uomo-donna come una guerra totale. Mentre se le ragazze le chiami sbarbine diventa tutto un gioco. Si ascolti Johnson Righeira, si riscopra Freak Antoni, ci si ricordi che “quel che conta è il calore”.

  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).