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La frenesia ambientalista di Greta e il pecoronismo di tanti maestri

Camillo Langone

Finché la Piccola Pifferaia di Stoccolma viene seguita da suoi coetanei posso consolarmi pensando alla stupidità anagrafica, ma la perdita del senno degli adulti mi getta nello sconforto vero

La Gioventù Pagana mi spaventa, la Mezza Età Ovina mi fa disperare. Finché la Piccola Pifferaia di Stoccolma viene seguita da suoi coetanei posso consolarmi pensando alla stupidità anagrafica, ma la perdita del senno degli adulti mi getta nello sconforto vero. Quando sono gli intellettuali ad aggregarsi docilmente alla frenesia ambientalista, alla superstizione panteista, ecco che vedo il tradimento dei chierici, per dirla con Julien Benda. Uno dei miei maestri di storia dell’arte, Tomaso Montanari, sul Fatto dedica a Greta Thunberg un pezzo di pura infatuazione, un inno al lolitismo politico che avrebbe eccitato il professor Humbert Humbert. Uno dei miei maestri di gastronomia, Massimo Bottura, su Instagram posta “- Carbon + Carbonara”, slogan di rara stoltezza considerando il combustibile necessario affinché il chicco diventi pannocchia e la pannocchia diventi maiale e il maiale diventi guanciale rosolato. Prego che questa ondata di follia passi presto, e non faccia troppi danni, ma quasi la ringrazio per avermi ribadito, svelando il pecoronismo di tanti maestri, che il Maestro è uno solo e non fa lo storico dell’arte e nemmeno il cuoco.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).