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L'idiozia è madre della fame

Camillo Langone

Se si insegnasse ancora a non sprecare niente, il raccolto dell’agricoltore-liberopensatore Giorgio Fidenato si sarebbe salvato

Da bambino venni educato a non sprecare niente, a non lasciare nulla nel piatto per rispetto verso chi pativa la fame. Pedagogia della scarpetta. Da grande lo Stato mi insegna, imponendomi di stipendiare le guardie forestali che distruggono i campi friulani di mais ogm, la superstizione ambientalista, nuovo instrumentum regni. Se l’Italia fosse ancora quella di mia nonna, che il mais lo chiamava granone, che stava attentissima a non perderne un chicco e che me lo serviva sotto forma di pannocchia bollita, il raccolto dell’agricoltore-liberopensatore Giorgio Fidenato si sarebbe salvato. Ma ormai l’Italia appartiene agli atei urbani che comprano bio. In Tobia si legge che “la pigrizia è madre della fame”. Altri tempi: adesso è l’idiozia. Perché la tecnica ha tante colpe (Heidegger e Severino me li sono studiati) ma almeno il merito di riempire le pance a poco prezzo. Laddove è scritto “ogm free” si legga “brain free”.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).