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Il mandante delle stragi jihadiste è sempre il Corano

Camillo Langone

L’Occidente è rimbambito: abbatte le statue di generali innocui da un secolo e mezzo e consente il culto di questo personaggio che oggi, non al tempo della Guerra di secessione, oggi, ci vuole tutti schiavi

I coranisti accoltellano a caso, sicuri di ammazzare un infedele, io apro il Corano a caso, sicuro di trovare il mandante. Mi imbatto nella Sura dell’Aurora, mai letta prima. Il titolo è poetico ma vi si aggira il solito Allah minaccioso, un imitatore del Dio biblico e però solitario e sterile: nessun Cristo a mitigarlo. “Sappi che il Signore è in agguato” leggo al quattordicesimo versetto. L’Occidente è rimbambito: abbatte le statue di generali innocui da un secolo e mezzo e consente il culto di questo personaggio che oggi, non al tempo della Guerra di secessione, oggi, ci vuole tutti schiavi.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).