foto Steve Snodgrass (via Flickr)

Il menu unico bruci all'inferno

Camillo Langone
Il menù che in Italia il gregarismo gastronomico sta imponendo in tutti i ristoranti

    Sia maledetto il menù unico, il menù che in Italia il gregarismo gastronomico sta imponendo in tutti i ristoranti, non importa se del nord o del sud, di città o di campagna, di montagna o di mare. Venerdì non mangio carne in memoria della passione e morte di Gesù, venerdì scorso mi trovavo nel tratto più padano dell’autostrada del Sole ossia tra Milano Rogoredo e Parma, venerdì scorso ho cercato sulle guide (Espresso, Michelin, TripAdvisor) un locale che servisse rane o pesce d’acqua dolce (in Val Padana il pesce d’acqua salata lo lascio a chi non ama i luoghi). Venerdì scorso ho constatato che esistono mille ristoranti tra Milano Rogoredo e Parma ma il menù è unico come il partito in Cina: capesante ovunque. Di solito allo zenzero. E poi il tonno. Di solito allo zenzero. E poi la ricciola. Che almeno, di solito, ci risparmia lo zenzero. E poi il crudo di mare, l’insalatina di mare, gli spaghetti di mare. Di solito con capesante o tonno o ricciola o zenzero. Sia maledetto il menù unico: venerdì scorso ho cenato all’autogrill di Fiorenzuola.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).