Marco Pannella (foto LaPresse)

Una preghiera per il bandito Hood

Camillo Langone
E’ morto il signor Hood e non era un galantuomo: forse (anche questo è da vedere) fu dalla parte delle donne che volevano abortire, certo non fu dalla parte dei bambini che, ancora più deboli delle loro madri disperate, ancora più bisognosi di quella lealtà.

E’ morto il signor Hood e non era un galantuomo: forse (anche questo è da vedere) fu dalla parte delle donne che volevano abortire, certo non fu dalla parte dei bambini che, ancora più deboli delle loro madri disperate, ancora più bisognosi di quella lealtà e di quella gentilezza che un gentiluomo per definirsi tale dovrebbe fornire, volevano vivere.

 

Non era ispirato dal sole, come cantò Francesco De Gregori: da qualcos'altro, direi. E le sue pistole (continuo a parafrasare la meravigliosa “Signor Hood”) non erano caricate a salve: 6 milioni di piccoli italiani non sono morti perché il ginecologo faceva “bum!” con la bocca. Che fosse un bandito negare non si può. Io grazie a lui, insieme a lui, fui un bandito nella misura di un seimilionesimo almeno. Prego per la sua anima e per la mia.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).