
L'evento
Onorato centro. Lanciata a Roma l'operazione centrista della sinistra. Beppe Sala nell'angolo
Parlano assessori e capigruppo delle civiche di Milano, Napoli e Firenze. Gualtieri benedice l'iniziativa: "A Roma con una configurazione politica e civica stiamo cambiando le cose, anche in Italia può andare così”. E Alessandro Onorato schiera dalla sua anche Achille Lauro e il direttore artistico di Balenciaga Pierpaolo Piccioli
“Quella delle esperienze civiche è la miglior classe dirigente in circolazione. Se per vincere le prossime politiche ci faranno dare una mano, noi non ci tireremo indietro. Serve solo un po’ di coraggio. A proposito: che ore sono?”. Tra un batti cinque, un abbraccio e una pacca sulla spalla, Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma Capitale, entra alle 18 puntuale all’hotel Parco dei Principi. Primo evento della sua associazione “Viva Roma sempre”. Ma si guarda oltre. L’obiettivo è davvero ambizioso: federare le migliori esperienze civiche d’Italia per offrire una quarta gamba centrista al centrosinistra per le elezioni del 2027. L’assessore lo ha spiegato al Foglio pochi giorni fa. In sala, a parlare ai 700 convenuti, ci sono anche due assessori civici della giunta di Beppe Sala a Milano, il capogruppo della lista civica di Manfredi a Napoli e di quello di Sara Funaro a Firenze. Ovviamente c’è anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che dà la sua benedizione all’operazione: “A Roma con una configurazione politica e civica stiamo cambiando le cose, anche in Italia può andare così”. L’endorsement del sindaco non stupisce, ma è importante. Oltre a essere primo cittadino della capitale, infatti, Gualtieri è il presidente dell’Ali, la seconda associazione per importanza dei comuni italiani. Alla prima, l’Anci, c’è un altro sindaco a cui l’operazione di Onorato non dispiace affatto: il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi. Insomma, sono loro che, anche per ruolo istituzionale, possono davvero contribuire a tessere la tela dei civici riformisti. Un’operazione sulla quale, però, per ora solo Onorato ha messo sul serio la faccia: “Serve un progetto civico nazionale per arricchire la coalizione di centrosinistra”, ripete.
Se fuori da Roma, ma anche a Montecitorio, i civici per Onorato suscitano qualche risolino, qui i settecento partecipanti sembrano molto convinti. Forse non capendo benissimo l’operazione politica, anche Achille Lauro – presto in concerto nella capitale – manda in video il suo appoggio: “Alessandro, apprezzo quello che fai, Viva Roma sempre”. Sono i vip per Onorato. Oltre al cantante, ecco i video del direttore creativo di Balenciaga, Pierpaolo Piccioli: “Non solo è importante schierarsi, ma doveroso” e del campione di kick boxing Mattia Faraoni, volto della scuola di botte di Simone Cicalone: “Questo progetto mi vede in prima linea”. Che Onorato abbia anche la benedizione dello youtuber giustiziere che immagina un futuro in politica?
Una collega che ha seguito gli esordi della Margherita comunque ne è convinta: “Ci siamo, c’è lo stesso clima, la stessa estetica di allora”. Per i colori della sua associazione “Viva Roma sempre”, invece, Onorato ha scelto un abbinamento che fa molto Matteo Renzi ai tempi delle prime primarie (perse) con Pierluigi Bersani, solo che accanto a un bel rosso acceso, al posto del blu, c’è un azzurro carta da zucchero. E anche l’organizzazione dell’evento strizza l’occhio allo schema delle prime Leopolde. Si parte con un video emozionale ben girato con “gente vera” (come ripete spesso l’assessore) che traccia un’ideologia del pragmatismo.
C’è il giovane che “non voglio andare in una città migliore, ma voglio migliorare la mia”, la mamma che si fa in quattro per lavorare e seguire i figli: “Ma vi pare normale che le scuole rimangano chiuse tre mesi l’anno?”. Insomma: concretezza, concretezza, concretezza. Sul palco si alternano il capogruppo della lista civica, Giorgio Trabucco, Lidia Borzì, presidente del Forum delle associazioni familiari del Lazio e Raffaele Ranucci, AD di Auditorium, e mentore dell’assessore capitolino. Ma soprattutto ci sono gli amministratori. Non solo quelli di Napoli, Milano e Firenze. Sono loro che dovrebbero aiutare Onorato a fare davvero il salto in avanti per trasformare il civismo in forza politica nazionale.
La sala del Parco dei Principi di solito porta fortuna. Da queste parti, ad aprile del 2022, Silvio Berlusconi è tornato a intervenire da un palco dopo tre anni senza comizi, ma soprattutto pochi mesi dopo, a ottobre del 2022, è da qui che Giorgia Meloni ha festeggiato la vittoria delle elezioni politiche. Lo stesso era accaduto quattro anni prima, quando il Movimento 5 Stelle, vero vincitore delle elezioni del 2018, aveva scelto il Parco dei Principi come “quartier generale elettorale”. Certo, non ci sono i 400 giornalisti che erano accreditati nella sala stampa dell’hotel quando FdI ha vinto le elezioni, ma qui nessuno si butta giù. Quando chiude, dopo aver parlato forse per un po’ troppo di Roma, mani sul palchetto, Onorato è convinto: “Oggi ci sono venti città, magari tra un mese ce ne saranno cento, tra due mesi mille”.
La teoria della gamba civica del centrosinistra, d’altronde, nasce da un’idea molto semplice: nei comuni la sinistra vince solo quando c’è una forza centrista in grado di intercettare voti che fanno la differenza. Di solito, questo ruolo cruciale lo svolgono proprio le liste civiche. Si può replicare questo schema a livello nazionale? Vedremo. Onorato, intanto, la sua scommessa l’ha lanciata.