
Il sindaco di Alzano Lombardo Camillo Bertocchi visita una scuola del suo comune nel settembre 2020 (foto Ansa)
Il colloquio
Il sindaco (leghista) di Alzano Lombardo: "Le multe ai No vax sono giuste: vanno rispettate"
Il primo cittadino di uno dei comuni della zona rossa in provincia di Bergamo: “La memoria del dramma Covid si sta perdendo. Serve serietà da parte della politica"
“Soprattutto su un tema così importante come la salute delle persone serve serietà da parte della politica. Per questo dico che sono per il principio di legalità: se ci sono delle regole, vanno rispettate. E se quelle regole vengono violate, è giusto che chi sbaglia paghi, senza scorciatoie”. Camillo Bertocchi è il sindaco leghista di Alzano Lombardo, uno degli epicentri del Covid nella bergamasca all’inizio del 2020. Al Foglio commenta la retromarcia del governo che ha cancellato le multe agli over 50 non vaccinati. “A distanza di quasi cinque anni la memoria si sta perdendo. E invece sta alle istituzioni far sì che non vada dispersa”.
Nell’ultimo decreto Milleproroghe, andando oltre a quanto fatto gli altri anni, il governo ha deciso di non prorogare le multe da 100 euro erogate nei confronti degli over 50 non vaccinati al Covid-19, una platea di circa 1,8 milioni di individui. Una misura che era stata introdotta nel 2022, all’epoca del governo Draghi, e che il governo Meloni aveva già sospeso dal primo anno di entrata in carica. Ora l’ancor più tranchant cancellazione è stata decisa soprattutto sotto la spinta delle richieste della Lega (ma anche di FdI), che sin dai tempi della pandemia s’era opposta alla politica delle sanzioni. Il sindaco di Alzano Lombardo Bertocchi, che è da sempre un esponente del Carroccio, però la vede in maniera diversa: “Premetto che ho letto poco perché sono occupato su questioni che riguardano da vicino la mia amministrazione e i miei cittadini”, dice. “Eppure io penso che sul punto valga il rispetto del principio di legalità. Se delle regole ci sono, quelle regole vanno rispettate. E quindi se abbiamo stabilito che chi non si è vaccinato deve pagare una multa, è giusto che quella multa la paghi”. Bertocchi è un sindaco pragmatico, nel 2021 è stato rieletto con oltre il 63 per cento delle preferenze. Negli occhi, nella mente, nei ricordi, ha ancora stampate indelebili le immagini della zona rossa, delle bare, degli ospedali al collasso, di una comunità e di una provincia che piombano d’un tratto nella disperazione. “Oggi la memoria di quel periodo, di quei giorni drammatici, si sta perdendo. E questo è un problema. Sta alle istituzioni far sì che di quella tragedia non vada disperso l’insegnamento per il futuro. Da questo punto di vista penso che soprattutto i sindaci siano quelli che possono dare l’aiuto più concreto”.
A livello politico invece, forse, più che approntare un nuovo modello di sanità più resiliente, pronto ad affrontare ulteriori emergenze, i partiti, maggioranza e opposizione, sembrano combattere una guerra di logoramento addossandosi responsabilità a fini strumentali. Spesso anche con scelte che finiscono per mancare di rispetto alle comunità più coinvolte. Non c’è solo il caso della cancellazione delle multe, ma anche l’audizione nelle aule parlamentari di veri e propri esponenti dell’antivaccinismo italiano. Com’è capitato con Giovanni Frajese e Alberto Donzelli, che dalla loro hanno un vasto curriculum di negazione dell’utilità del vaccino anti Covid e sono stati scelti come consulenti all’interno della commissione parlamentare d’inchiesta sulla pandemia. “Spesso anche noi nel privato, all’interno delle famiglie, tornando a quel dolore ci chiediamo se ci sia stato qualcosa che poteva essere fatto in maniera diversa. Ma questo non può e non deve giustificare dei tentativi di revisione completa di quel momento storico. Le decisioni venivano prese sulla base delle indicazioni della comunità scientifica. Sinceramente diventa troppo difficile e anche poco utile rileggere la storia col senno di poi. Io poi credo che i No vax abbiano una modalità aberrante di manifestare le loro idee”.
Ben più essenziale, sempre secondo Bertocchi, che queste dinamiche le tasta col polso di chi amministra, di chi se le trova sbattute in faccia quotidianamente, sarebbe fare una riflessione a tutto tondo sullo stato della sanità nel nostro paese. “La memoria e l’esperienza di quel che è stato il Covid nel nostro paese si deve tradurre in fatti concreti. Far sì che ci sia un sistema sanitario sempre più diffuso sui territori. E questo lo puoi fare anche, per esempio, investendo sulle case di comunità. In modo che la rete sia sempre più vicina al cittadino che ha bisogno di cure”. Non tutti, peraltro, all’interno della maggioranza hanno gradito lo stop alle multe ai No vax. Secondo la vicepresidente del Senato Licia Ronzulli, di Forza Italia, è una decisione “inaccettabile e significa far finta di dimenticare cos’ha rappresentato il Covid per l’Italia. Spero che durante la discussione del Milleproroghe nelle aule parlamentari la maggioranza se ne ricordi, tornando sui suoi passi”. E anche il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè ha parlato del rischio di passare “da un’amnistia a un’amnesia”. Il sindaco Bertocchi ribadisce che lui la diatriba politica sulle spoglie della pandemia la trova assurda. “Ripeto, su questioni così importanti come la salute serve serietà. Da parte di tutti”.