verità sui vaccini?

La nuova Commissione sul Covid delude i no vax: c'è Ronzulli (FI)

Alessandro Luna

Il nuovo organo istituito in Senato indagherà sull'efficacia della campagna vaccinale dei governi Conte II e Draghi e sugli sprechi e sulle decisioni prese durante l’emergenza sanitaria. Non convince però gli anti green pass che era nata per accontentare, a causa della presenza della senatrice di FI, colpevole di aver detto che "i vaccini hanno salvato il paese"

Più che una Commissione d’inchiesta, l’organo istituito martedì in Senato per indagare sulla gestione del Covid ricorda una puntata dei talk show negli anni d’oro della pandemia, con il leghista Claudio Borghi da una parte e Stefano Patuanelli del M5s dall’altra. In Italia, dall’inizio della pandemia a oggi, sono morte per il Covid 196.831 persone, circa gli abitanti di Catania, decima città più popolata del paese. Ci si può fidare dell’Istituto superiore di Sanità, che citando la rivista scientifica Lancet sostiene che i vaccini in Italia da dicembre 2020 a febbraio 2022 abbiano salvato circa 150 mila vite, abbiano evitato mezzo milione di ricoveri, 55 mila dei quali in terapia intensiva. Oppure si può insistere per “vederci più chiaro”. Così, l’altroieri ha finalmente visto la luce la tanto agognata Commissione che dovrà fare luce sulla gestione della pandemia dei governi Conte II e Draghi (ma non delle regioni) e sugli eventuali sprechi. Dopo la firma (poco entusiasta) con cui Sergio Mattarella ha dato il via libera all’istituzione di questo nuovo organismo, il senatore del Pd Dario Franceschini aveva lanciato un appello alle opposizioni per boicottarne le nomine. Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha deciso di indicare, per i partiti che non hanno avanzato nomi per la Commissione, i capigruppo e alcuni senatori a sua discrezione. Così per il Pd ci saranno Francesco Boccia e Alfredo Bazoli, per Avs Peppe De Cristofaro, per Italia Viva Raffaella Paita e per il gruppo per le Autonomie Luigi Spagnolli. Il centrodestra, invece, ha risposto prontamente: la Lega ha scelto Claudio Borghi, storicamente contrario al green pass, al coprifuoco, a molte delle misure di prevenzione e scettico sui vaccini, come spiegava nel 2021 a Tagadà, su La7: “Da quando è iniziata la pandemia, sotto i 18 anni risultano morti con Covid 14 persone. Di motorino ogni anno ne muoiono 130. Se l’idea è salvare la vita dei bambini cosa fai, gli impedisci di andare in motorino?”. Un’avversione che il leghista non ha mai abbandonato: solo un mese fa la commissione Salute del Senato ha bocciato un emendamento presentato da Borghi che chiedeva l’abolizione della Legge Lorenzin e lo stop ad alcune vaccinazioni obbligatorie. La Lega ha indicato anche il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo, più moderato di Borghi sul tema ma da sempre ostile ad alcune restrizioni e soprattutto all’obbligo vaccinale. Nel 2021 favorì l’organizzazione di un convegno a Palazzo Madama con alcuni dottori che, ostracizzati dalla comunità scientifica, sostenevano che dal Covid si potesse guarire curandosi a casa e boicottando la medicina tradizionale.

FdI ha scelto Lucio Malan, strenuo oppositore della vaccinazione contro il Covid negli anni della pandemia e ancora desideroso di “far luce” sugli effetti avversi, tanto che ad aprile, commentando il malore del giocatore della Roma Evan Ndicka durante una partita, aveva insinuato su Twitter che ci potesse essere una correlazione tra questo episodio e la vaccinazione, attirando le critiche degli scienziati Burioni e Nino Cartabellotta. In quota FdI ci sarà anche Marco Lisei, che un anno fa difendeva l’istituzione della Commissione chiedendo alle opposizioni “cos’è accaduto con i Centri Primule, con l’App Immuni, perché si è voluto nascondere che i vaccini hanno effetti avversi?”. Francesco Zaffini, anche lui membro della Commissione, nel giugno 2021 si era distinto per una dichiarazione che fu definita dal sito di debunking Pagella politica, solitamente dai toni moderati, una “panzana pazzesca”: “I minori non hanno necessità di essere vaccinati, perché il vaccino Pfizer, quello individuato, non copre circa la possibilità di trasmettere l’infezione”. Completano la squadra di FdI Ignazio Zullo, Guido Liris e Gianni Berrino.

Insomma, questa Commissione potrebbe essere un sogno che si avvera per chi ha nutrito in questi anni dubbi sull’efficacia della campagna vaccinale. Eppure i cosiddetti no vax ieri sono apparsi infuriati sui social e nei loro gruppi: FI, partito che non ha mai accolto le posizioni antiscientifiche sul Covid, ha indicato per la Commissione Licia Ronzulli, senatrice a cui molti seguaci di Borghi e Malan non perdonano frasi come “il vaccino ha salvato il paese”. Ieri Borghi si è trovato ricoperto di attacchi via social: “Avete messo la Ronzulli nella commissione Covid!” è l’accusa a cui ha dovuto replicare con giustificazioni del tipo: “Ogni partito sceglie chi mettere, non sono io che decido per FI o M5s”. Ed è comprensibile la delusione: i membri vicini alle posizioni “no vax” saranno solo 7 su 15. La “verità nascosta” sui vaccini dovrà aspettare.