Il retroscena

"Scherzo" telefonico dei russi, Meloni manda Talò alla Difesa. Poi andrà alla presidenza dell'Ispi

Simone Canettieri

Il consigliere diplomatico dimissionario andrà a lavorare con il ministro Crosetto. Fra qualche mese prenderà il posto di Massolo 

E alla fine Talò non se ne andò. O meglio: l'ex consigliere diplomatico di Giorgia Meloni da tre giorni è uscito da Palazzo Chigi per andare a ricoprire il ruolo di coordinatore della politica militare al ministero della Difesa con Guido Crosetto. L’ambasciatore Francesco Talò aveva rassegnato le dimissioni lo scorso 3 novembre dopo la clamorosa telefonata di due “comici russi” a Giorgia Meloni lo scorso 18 settembre. Un caso che ha fatto il giro del mondo. “Una vicenda gestita con leggerezza che ha esposto la nazione”, furono le parole della presidente del Consiglio. 

La coppia era riuscita a raggiungere la premier spacciandosi per il rappresentante dell’Unione africana Azali Assoumani, beffando l’ufficio diplomatico del governo reo di non aver attivato le giuste verifiche incrociate, prima e soprattutto dopo l’allarme lanciato dalla premier. Un atto di guerra ibrida mosso da Mosca nei confronti dell’Italia, secondo il sottosegretario Alfredo Mantovano, audito poi dal Copasir. 

Meloni nei giorni scorsi, e a fari spenti, ha ringraziato l’ambasciatore con una lettera per il suo lavoro, “da vero patriota”, svolto in quasi quarant’anni di carriera diplomatica. Una missiva piena di complimenti, al di là dell’inciampo, che è stata accompagnata dalla nomina di Talò ai vertici della diplomazia militare con un ruolo di supervisore creato ad hoc per non macchiargli una carriera considerata adamantina.  Ma non finisce qui. Fra pochi mesi Talò raggiungerà l’età per andare in pensione e sempre la premier ha in mente un altro ruolo da affidargli, anche questo molto prestigioso. Secondo quanto risulta al Foglio, per lui è già pronta la presidenza dell’Ispi, l’istituto italiano che si occupa di analisi geopolitica e geoeconomica a livello internazionale con attività di ricerca e pubblicazioni. Prenderà il posto di Giampiero Massolo, all’Ispi dal 2017 e dal 2022 ai vertici di Atlantia, oltre che presidente del comitato per la candidatura di Roma all’Expo 2030. Intanto il nuovo capo del diplomatico ancora non è stato scelto: si fa il nome di Vincenzo Celeste (rappresentante permanente Bruxelles) o di Luca Ferrari (sherpa del G7).

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.