La ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone (Ansa)

Calderone Inps

Sulla nomina del successore di Tridico è scontro Lega-FdI

Carmelo Caruso

Il patto politico prevede che la scelta del commissario dell'Inps vada al Carroccio, ma la ministra del Lavoro ha bloccato la candidatura di Gabriele Fava. E così Salvini vuole far saltare anche l'accordo sul vertice dell'Inail

L’accordo politico è chiuso, ma la nomina manca. Intorno alla nomina del nuovo commissario Inps si sta consumando uno scontro durissimo tra Lega e FdI. L’accordo politico prevede che la guida dell’Inps vada a un esponente vicino alla Lega e quella dell’Inail a uno di FdI. All’Inps, la Lega ha indicato Gabriele Fava, mentre Fdi indica per Inail, Stefano Cervone. Le nomine dei due commissari dovevano essere ratificate lo scorso Cdm, tanto che i giornali le avevano date per fatte. Ma le nomine non sono arrivate perché la ministra Calderone si oppone a Fava. La ministra si riserva di formulare una terna, ma nella sua terna, dice la Lega, il nome di Fava non c’è.

  

Per Calderone, Fava sarebbe in conflitto d’interesse. La Lega è contrariata perché “un conflitto agitato dalla ministra che ha il marito presidente della fondazione del Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro fa sorridere”. Fava è un avvocato esperto di politiche del lavoro, ha uno studio legale, ed è stato commissario straordinario dell’Alitalia. Calderone teme una figura troppo ingombrante come quella di Fava, la Lega risponde che essere proprietario di uno studio “non ha certo impedito a Maurizio Leo di essere nominato viceministro dell’Economia”. Dalla terna della ministra (la nomina sarà effettuata con un Dpcm) il nome di Fava manca. Calderone starebbe individuando altri profili. La Lega senza Fava è pronta a far saltare l’accordo anche su Inail.

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio