La premier è arrivata oggi in Sicilia, assieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani per lanciare la volata al candidato sindaco di una coalizione che qui può stravincere, nonostante le beghe e la competizione interna tra i partiti. Troppo debole l'alleanza per Maurizio Caserta, sostenuto da Pd e M5s
“Io credo in Giorgia e Ignazio perché antichi compagni di viaggio, quando piegammo un mondo grasso e vile”. Sono parole di Enzo Trantino, storico avvocato catanese, pronunciate a ‘La Sicilia’ nell’agosto 2022. Quest’uomo, 88 anni, simbolo della destra etnea (per generazioni) e parlamentare di lungo corso, è il padre di Enrico Trantino, candidato a sindaco per la coalizione più litigiosa che si ricordi. “Giorgia e Ignazio”, ovviamente, sono Meloni e La Russa. La premier oggi è arrivata in Sicilia, assieme a Matteo Salvini e Antonio Tajani (c’erano anche i ministri Musumeci e Schillaci), per rendergli omaggio e lanciare la volata a Trantino jr. Avvocato come il padre e già assessore nella giunta di Salvo Pogliese, che dopo la sospensione per effetto della Legge Severino, si è dimesso da sindaco per approdare in Senato. Sul groppone una condanna in appello a 2 anni e 3 mesi per peculato.
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