Elly Schlein (Ansa)

Voci dal Nazareno

Elly di' qualcosa. Nel Pd non c'è una linea, ma “opinioni personali”

Salvatore Merlo

Le opinioni sono importanti tanto nelle osterie quanto nei partiti. Ragione per la quale sarebbe bello conoscere quelle della segretaria dem, non appena sarà di ritorno dal meritato riposo pasquettaro in Svizzera

Una voce anonima dal Nazareno, sede del Pd, ha consegnato ieri all’Adnkronos queste parole: “Quelle di Sandro Ruotolo sono opinioni personali”. Ruotolo, ora membro della segreteria del Pd, nonché giornalista e modello di coscienziosi ragguagli sin da quando accusava il Pd di rapporti con la camorra, si era espresso contro il termovalorizzatore di Roma. E si era rivolto con loquela sismica, per così dire, al sindaco Roberto Gualtieri che è del suo stesso partito: “Il suo è un modo per abbandonare la raccolta differenziata”. Opinioni personali, spiega la voce misteriosa del Nazareno. D’altra parte tutte le opinioni sembrano personali nel Pd. Anche quelle di Arturo Scotto, e di quegli altri deputati che, per esempio, vogliono il disarmo dell’Ucraina.

 

Ma le opinioni sono importantissime. Sono il sale della convivialità di ogni osteria sui lungarni o a Lugo di Romagna, dove si riuniscono tante brave persone che vi si danno convegno all’ora del bicchiere. Figurarsi in un partito. Ragione per la quale a questo punto sarebbe bello conoscere anche l’opinione, personale s’intende, del segretario del Pd Elly Schlein. Sappiamo che chiederle del termovalorizzatore sarebbe forse un’invasione della sua sfera privata, non meno della pubblicazione delle foto che la ritraevano con la fidanzata. E alla privacy Schlein ci tiene. Non vorremmo nemmeno sottrarla anzitempo al meritato riposo pasquettaro in Svizzera con domande petulanti. Tuttavia, appena torna a Roma dalle vacanze, con calma, magari un’opinioncina piccola piccola, tipo quella di Ruotolo, ce la potrebbe dare anche lei. Personale, appunto. Se non sul termovalorizzatore, magari sul Pnrr o sulla guerra in Ucraina. Su una di quelle due o tre quisquilie e pinzillacchere che attraversano il nostro tempo. Peraltro Schlein è bravissima. E se la caverebbe senz’altro.

 

Lei parla pacato, risponde sorridendo e pronuncia parole e frasi le quali sono, una per una, perfettamente comprensibili. L’unico problema, semmai, è che talvolta queste frasi si radunano tutte insieme, si mischiano strettamente l’una all’altra, e non si sa bene quello che succede, fatto sta che vi ritrovate a domandarvi che cosa abbia detto questa giovane donna così compita. Alla domanda “lei è favorevole o contraria al termovalorizzatore?”, Schlein ha risposto una sola volta. Così: “Ci confronteremo con i nostri amministratori locali sulla base del lavoro che stanno facendo dappertutto, e chiederemo maggiore impegno su alcuni temi”. Il che ricorda quel famoso monologo di Ettore Petrolini così concepito: “Se l’ipotiposi del sentimento fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo, allora io rappresenterei la sintomatica”. Ecco. Poiché tuttavia persino Romano Prodi ormai la chiama “speranza”, come un peschereccio, e dice che ha ridato “peso” al Pd, anche noi abbiamo fiducia in Schlein. E non è affatto vero che fa il Conte in barile.

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  • Salvatore Merlo
  • Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.