Fitto striglia Salvini. Lega e Forza Italia ricordano ai meloniani di quando erano loro a ingiurarli sulla Bolkestein. La destra si spiaggia sulle concessioni: tutti contro tutti. Ma la Commissione europea è critica sul ddl Concorrenza, e in ballo ci sono i miliardi del Recovery
L’avvertimento, Raffaele Fitto lo aveva fatto risuonare giovedì scorso. Quando, a margine del Cdm, aveva chiamato intorno a sé un manipolo di colleghi, e li aveva messi in guardia: “Sui balneari non scherziamo, non abbiamo margini di manovra con l’Europa”. E siccome Matteo Salvini aveva sbuffato, il ministro meloniano aveva insistito: “Rischiamo di compromettere pure il Pnrr”. Miliardi che ballano, insomma. E poi c’è una sentenza del Consiglio di stato che, a dispetto della fumosa retorica sovranista, è inaggirabile. E ancor più dirompente sarà la sentenza – incombente – della Corte di giustizia europea. E insomma Giorgia Meloni credeva che l’avviso sarebbe bastato. Per cui, quando invece ha visto gli alleati di Lega e FI persistere nella polemica, è sbottata. Chi le sta accanto ora dice: “Evidentemente il senso di responsabilità dei partiti di governo è proporzionato ai voti”.
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