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Editoriali

Smascherare l'orbanismo del M5s di Conte

Il premier ungherese Viktor Orbán non dà armi a Kyiv, prende il petrolio russo e ha l’inflazione al 24,5 per cento

Mercoledì al Senato il senatore del Movimento 5 stelle, Ettore Licheri, ha illustrato la nuova scusa del partito di Giuseppe Conte per fermare l’invio di armi all’Ucraina. “Sono i nostri cittadini che in questo momento stanno pagando il prezzo, il costo economico sulla loro pelle di questo conflitto bellico”, ha detto Licheri. L’argomento è meschino, dato che il costo umano ed economico della guerra lo stanno pagando gli ucraini, martoriati dalla guerra di aggressione di Vladimir Putin. Ma serve a una precisa narrazione, a cui altri populisti (negli scorsi mesi Matteo Salvini) fanno ricorso e che fa comodo a Mosca: le difficoltà economiche, l’aumento dei prezzi dell’energia e l’inflazione sarebbero dovuti al sostegno all’Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. Il messaggio implicito è che basterebbe smettere di fornire armi a Kyiv e, di colpo, l’Italia starebbe meglio. Nulla di più falso.

 

Nell’Ue c’è un paese che non ha mai sostenuto l’Ucraina: l’Ungheria. Viktor Orbán non ha fornito una sola arma a Kyiv e ha sabotato alcune sanzioni contro la Russia. E’ andato a negoziare forniture di gas aggiuntive a Mosca e ha ottenuto una deroga all’embargo sul petrolio russo. La scusa di Orbán è “proteggere” il popolo ungherese dalle conseguenze della guerra. Risultato, l’inflazione non ha smesso di crescere e a dicembre ha raggiunto la cifra record del 24,5 per cento. Il prezzo di benzina e diesel oggi è analogo a quello della Germania. Nel terzo trimestre c’è stata una contrazione del pil dello 0,4 per cento. Le politiche economiche populiste di Orbán – come un tetto al prezzo dei carburanti, abbandonato in dicembre – hanno peggiorato le cose.

 

La realtà è diversa da come la descrivono Licheri o Orbán: l’inflazione ha origini ben diverse dalla guerra, l’economia dell’Ue sta reggendo meglio del previsto e chi attribuisce le difficoltà europee al sostegno all’Ucraina vuole solo aiutare Putin.

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