Il messaggio di fine anno

Mattarella e la responsabilità che serve contro gli agenti della sfiducia

Sergio Soave

L’appello del capo dello stato per un futuro ottimista. Tra paletti, giovani e messaggi a maggioranza e opposizione

Sergio Mattarella, nel messaggio augurale di fine anno, manda un messaggio tutto sommato rassicurante. Non trascura gli aspetti critici della situazione nazionale e internazionale, lamenta la condizione delle donne in Iran e Afghanistan, oltre ai patimenti del popolo ucraino, mentre sul piano interno sottolinea le difficoltà per famiglie e imprese e sottolinea l’aumento della povertà minorile e la perdurante distanza tra Nord e Sud.

Tuttavia invita a pensare a un futuro che si può affrontare con fiducia, impegnando le energie per i temi che caratterizzano le sfide globali, la modernità, dalle nuove tecnologie alla protezione dell’ambiente, alla ricerca di nuove fonti energetiche, alle tecnologie digitali. Dobbiamo pensare al domani “con gli occhi dei giovani” dice, ma senza paternalismo. Infatti proprio ai giovani chiede di avere maggiore senso di responsabilità, per ridurre il numero di incidenti stradali causati da alcool droga o leggerezza nella guida.

Sulla politica italiana osserva che nel corso della sua presidenza si sono alternate al governo praticamente tutte le formazioni, il che dovrebbe aver insegnato a tutti quanto sia complesso il compito di trovare soluzioni adeguate ai problemi che man mano si presentano: “la concretezza della realtà ha così convocato ciascuno alla responsabilità”. Per questo la democrazia si rafforza e si dimostra matura “anche per questa esperienza, da tutti acquisita, di rappresentare e governare un grande Paese”.

E’ qualcosa di più della legittimità riconosciuta a tutte le formazioni politiche, è un appello a esercitare, nella distinzione di ruoli, una comune responsabilità nazionale. Per quel che riguarda il governo Mattarella sottolinea che “il chiaro risultato elettorale” ha portato a un esecutivo “guidato, per la prima volta, da una donna” e di questa novità si congratula.

Insomma il Presidente vede un paese impegnato da grandi problemi ma capace di affrontarli, un sistema politico che ha aumentato il suo tasso di responsabilità, una società che resta legata ai principi della Costituzione. Una visione incoraggiante che è quel che serve in momenti di comprensibile incertezza.

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