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Aborto, Covid e Ucraina: Meloni punta sulla libertà per presentare il suo governo

La premier ha scelto di usare la parola "libertà" per 15 volte nel discorso con cui ha chiesto la fiducia alla Camera. Un modo per rimarcare la distanza dalle democrazie illiberali e dal fascismo, rassicurare sui diritti civili, sul sostegno a Kyiv e sulla solida appartenenza alla Nato, strizzando gli occhi ai no green pass in un colpo solo

"Io sono sempre stata una persona libera, per questo intendo fare ciò che devo". Nella frase con cui Giorgia Meloni ha concluso il suo discorso di circa 70 minuti alla Camera ricorre una delle parole più citata dalla premier: libertà. Nel lungo intervento, Meloni ha fatto riferimento alla libertà per quindici volte, prendendo in prestito citazioni disparate e declinandole su diversi argomenti: dall'Europa alla gestione della pandemia, dalla presa di distanza dai regimi autoritari alla rassicurazione su come il governo gestirà i temi dei diritti civili e dell'aborto, fino al sostegno dell'Italia all'Ucraina. Mandando così anche un messaggio a chi dalle istituzioni internazionali si domanda che tipo di governo sarà quello guidato dalla leader di Fratelli d'Italia, che non a caso in questo intervento non ha mai nominato Ungheria e Polonia, ovvero le due democrazie illiberali che finora hanno rappresentato i principali alleati europei di Meloni. 

"La libertà ha un costo"

Parlando del posizionamento internazionale dell'Italia, la premier ha sottolineato l'adesione convinta del paese nella Nato. "L’Alleanza Atlantica garantisce alle nostre democrazie un quadro di pace e sicurezza e che troppo spesso diamo per scontato", ha detto Meloni: "È dovere dell’Italia contribuirvi pienamente, perché, ci piaccia o no, la libertà ha un costo e quel costo per uno Stato è la capacità che ha di difendersi e l’affidabilità che dimostra nel quadro delle alleanze di cui fa parte". Sì all'aumento della spesa militare dunque, così come previsto dai trattati atlantici. 

"Non si può barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra"

L'Italia resterà al fianco di Kyiv anche se questo significa protrarre una guerra che "ha aggravato la situazione già molto difficile causata dagli aumenti del costo dell’energia e dei carburanti". E questo perché, spiega Meloni, "sbaglia chi crede sia possibile barattare la libertà dell’Ucraina con la nostra tranquillità. Cedere al ricatto di Putin sull’energia non risolverebbe il problema, lo aggraverebbe aprendo la strada ad ulteriori pretese e ricatti, con futuri aumenti dell’energia ancora maggiori di quelli che abbiamo conosciuto in questi mesi". 

Ai ragazzi: "Siate liberi"

Cita Steve Jobs e poi lo corregge: "Al famoso 'Siate folli, siate affamati', di Steve Jobs, io vorrei aggiungere 'siate liberi', dice la premier nel suo discorso in un passaggio rivolto ai più giovani. "Penso di conoscere più di altri l’universo dell’impegno giovanile. Una meravigliosa palestra di vita per i ragazzi e le ragazze, indipendentemente dalle idee politiche che sceglieranno di difendere e promuovere. Confesso che difficilmente riuscirò a non provare un moto di simpatia anche per coloro che scenderanno in piazza contro le politiche del nostro governo. Mi torneranno inevitabilmente alla memoria le mille manifestazioni a cui ho partecipato con tanta passione. Senza mai prendere ordini da alcuno. Al famoso “Siate folli, siate affamati”, di Steve Jobs, io vorrei aggiungere “siate liberi”. Perché è nel libero arbitrio la grandezza dell’essere umano".

"Il governo non limiterà mai le libertà esistenti di cittadini e imprese"

In un passaggio del suo discorso, il presidente del Consiglio ha anche fatto un breve riferimento all'aborto e alle politiche sui diritti civili che il suo governo affronterà. Meloni non ha parlato di interventi specifici ma citando Montesquieu ha detto che “la libertà è quel bene che fa godere di ogni altro bene”. Per questo, ha continuato, "la libertà è il fondamento di una vera società delle opportunità; è la libertà che deve guidare il nostro agire; libertà di essere, di fare, di produrre. Un governo di centrodestra non limiterà mai le libertà esistenti di cittadini e imprese. Vedremo alla prova dei fatti, anche su diritti civili e aborto, chi mentiva e chi diceva la verità in campagna elettorale su quali fossero le nostre reali intenzioni".

"Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi nei quali da sempre mi riconosco"

Nessun riferimento alle democrazie illiberali europee, ma anzi la presa di distanza dai regimi antidemocratici e dal fascismo. Nel discorso con cui Meloni chiede la fiducia alla Camera, la libertà è dunque anche la chiave per tranquillizzare chi teme una deriva illiberale dell'Italia o un suo supporto agli amici ungheresi e polacchi. "Libertà e democrazia sono gli elementi distintivi della civiltà europea contemporanea nei quali da sempre mi riconosco", ha detto la premier. "E dunque, a dispetto di quello che strumentalmente si è sostenuto, non ho mai provato simpatia o vicinanza nei confronti dei regimi antidemocratici. Per nessun regime, fascismo compreso".

Ai deputati, Meloni ha detto di aver "sempre reputato le leggi razziali del 1938 il punto più basso della storia italiana, una vergogna che segnerà il nostro popolo per sempre", prendendo le distanze dai totalitarismi "che hanno dilaniato l’intera Europa, non solo l’Italia, per più di mezzo secolo, in una successione di orrori che ha investito gran parte degli Stati europei". La sua destra di riferimento, vuole sottolineare Meloni, è "la destra democratica italiana": "Ho conosciuto giovanissima il profumo della libertà, l’ansia per la verità storica e il rigetto per qualsiasi forma di sopruso o discriminazione proprio militando nella destra democratica italiana. Una comunità di uomini e donne che ha sempre agito alla luce del sole e a pieno titolo nelle nostre istituzioni repubblicane, anche negli anni più bui della criminalizzazione e della violenza politica, quando nel nome dell’antifascismo militante ragazzi innocenti venivano uccisi a colpi di chiave inglese. Quella lunga stagione di lutti ha perpetuato l’odio della guerra civile e allontanato una pacificazione nazionale che proprio la destra democratica italiana, più di ogni altro, da sempre auspica".

"Non limiteremo le libertà in caso di una nuova ondata di Covid"

Un messaggio a chi ha contestato insieme a Fratelli d'Italia la politica del green pass: "Voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello". Così, dando un colpo al cerchio e uno alla botte, Meloni strizza anche l'occhio ai suoi elettori più radicali: "Di libertà molto si è discusso in epoca di pandemia", ha detto ringraziando il personale sanitario. "Purtroppo non possiamo escludere una nuova ondata di Covid o l’insorgere in futuro di una nuova pandemia. Ma possiamo imparare dal passato per farci trovare pronti. L’Italia ha adottato le misure più restrittive dell’intero occidente, arrivando a limitare fortemente le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi. Qualcosa, decisamente, non ha funzionato e dunque voglio dire fin d’ora che non replicheremo in nessun caso quel modello. L’informazione corretta, la prevenzione e la responsabilizzazione sono più efficaci della coercizione, in tutti gli ambiti. E l’ascolto dei medici sul campo è più prezioso delle linee guida scritte da qualche burocrate, quando si ha a che fare con pazienti in carne ed ossa". 

 

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