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"Tolta la maschera, la faccia è sempre la stessa". Le reazioni dei follower alla nuova Meloni

Nei commenti su Twitter e Facebook alla leader di FdI non si contano più i commenti delusi dei seguaci: dal "sei troppo europeista" al "se volevamo un suddito di Ursula ci tenevamo supermario"

Alessandro Luna

A subìre più di tutti questa fase incerta di formazione del nuovo governo e istituzionalizzazione di Giorgia Meloni sono forse proprio gli elettori del suo partito. La virata è stata brusca, da “pacchia finita per l’Europa” ai tweet in cui si complimenta con von der Leyen, dal no alla fiducia al “governo dei migliori” di due anni fa alla promessa di un governo di tecnici. E anche, non dimentichiamolo, dalle proteste contro il green pass al sodalizio con il premier che lo ha introdotto, potenziato e sostenuto. Sotto ai post di Giorgia Meloni i follower e sostenitori, che prima applaudivano senza incertezze a ogni sua presa di posizione, si trovano ora a doversi misurare con questi nuovi toni, più moderati e istituzionali. E si trovano ancora entusiasti per la vittoria, ma un po’ spaesati dal cambio di registro della leader di Fratelli d’Italia. Ricordiamo che chi commenta non equivale sempre ad un elettore e spesso i politici che scambiano le sezioni commenti per le sezioni dei propri partiti finiscono per mettersi nei guai.

 

Ma le reazioni di chi segue e commenta possono essere un buon termometro di come alcune scelte vengono accolte da chi aveva riposto fiducia in un candidato. “Ma non eri te che avevi fatto opposizione al governo di alto profilo?”, “Speriamo sia così, purtroppo le voci dicono che sarai telecomandata da Usa, Nato e Wef…”, commentano alcuni sotto al post in cui promette di lavorare per fare gli interessi dell’Italia. “Zelensky è interesse nazionale? Non per me”, rispondono. Mentre un account con la Z e la bandiera italiana mette in guardia: “Basterebbe togliere le sanzioni alla Russia e le armi all’Ucraina. Volete svegliarvi? Non lavora per il nostro bene, finge”. Su Facebook la situazione è simile: “Lasciamo perdere Draghi, Bce, banchieri, finanza internazionale e Ue. Riappropriamoci della sovranità”, “Tutto bene Giorgia, solo rallentiamo un po’ l’amicizia con Zelensky, non sta simpatico a nessuno”.

 

Lo stesso tenore è quello dei commenti di alcuni deusi sotto al post in cui Meloni definisce “un passo in avanti” la lettera della presidente della Commissione europea von der Leyen ai capi di stato sull’emergenza energetica. “Come si cambia quando si arriva ai vertici. Che delusione Giorgia”, “Se volevamo un suddito di Ursula ci tenevamo supermario”, “Stai esagerando con l’europeismo. Ricordati che non ti abbiamo votata per fare il Draghi 2”, “Mamma mia, in una settimana sei diventata più europeista e atlantista di Draghi”. E ancora “Cara Giorgia, dalle tue dichiarazioni mi sembra di ravvisare un che di asservimento. Pensavo che il voto a FdI avrebbe cambiato le cose in meglio ed invece mi accorgo che, tolta la maschera, la faccia è sempre la stessa. Mai più voto utile”.

 

E sotto al tweet in cui assicura a Zelensky il pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina sono in molti i delusi. “Non ti abbiamo votata per supportare l’Ucraina, ma per supportare il tuo popolo che è ormai con l’acqua alla gola”, “Il tuo appoggiare l’Ucraina inviando armi delude molto, prima gli italiani dicevi ma così non è”. Alcuni cercano di consigliarla su come muoversi in questi giorni in cui deve scegliere che ministri proporre a Mattarella e come formare la squadra di governo. Sono centinaia, sia su Twitter che su Facebook, le richieste di non concedere un ministero a Licia Ronzulli, mentre c’è chi le chiede di non dare spazio a Salvini e chi di non affidarsi a figure tecniche per i ruoli più importanti. “Se pensi di proporre un Draghi bis senza Draghi, pieno di ministri tecnici, dillo subito”.

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