Opposizione all'attacco

Lollobrigida (FdI): “L'incontro Conte-Draghi? Un teatrino”

Marianna Rizzini

"Ciò che è andato in scena ieri a Palazzo Chigi è tragi-comico. Il capo del M5s prima minaccia e poi si accontenta di due pacche sulle spalle". Parla il capogruppo alla Camera di FdI

L’incontro Conte-Draghi, visto dall’opposizione, è “un teatrino preannunciato da parte di forze politiche in cerca di recupero consensi”, dice il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Francesco Lollobrigida, mentre il documento in nove punti del leader M5s Giuseppe Conte arriva sulla scrivania del presidente del Consiglio Mario Draghi. “Avevamo previsto che tutto si sarebbe concluso come al solito”, dice al Foglio Lollobrigida, “e cioè con una scena tragicomica – comica per i protagonisti, tragica per gli italiani. Perché qui abbiamo visto il capo di un partito a suo dire umiliato dal presidente del Consiglio tenere da giorni il paese ad attendere decisioni importanti, con lo slittamento del Dl aiuti, già dal nome fondamentale da approvare prima possibile”.

 

E ancora: visto da FdI, l’incontro Conte-Draghi, dice Lollobrigida, “è stato sì caricato di ipotetica importanza, come fosse un pre-ultimatum su temi di grande importanza, ma si è risolto com'era immaginabile si risolvesse: con Conte che si accontenta di due pacche sulle spalle da Draghi. Ed ecco che la minaccia su superbonus e termovalorizzatori si è sgonfiata in un baleno. Ma allora vuol dire che la maggioranza ha perso tempo prezioso, con poco rispetto per i cittadini alle prese con difficoltà urgenti. Quanto al governo, ci saremmo aspettati un atteggiamento più serio nei confronti del paese, vista l’inflazione alle stelle e la crisi energetica che sta colpendo imprese e famiglie, per non dire della crisi internazionale”.

C’è poi un tema di “dignità politica”, dice Lollobrigida: “Penso agli oltre dieci milioni di elettori che hanno scelto il M5s, quello che, dal 2018, è stato numericamente il più grande partito italiano in Parlamento. Mi sembra irrispettoso verso di loro, questo comportamento. Se avessero un po’ di dignità, dunque, i Cinque stelle dovrebbero ammettere i propri errori, da quello di un ipotetico strappo risoltosi in un nulla a quello di inseguire la poltrona. L’unica buona notizia è che la maggior parte degli esponenti politici che hanno tradito gli italiani non torneranno in Parlamento”.

La non-rottura aiuta la periclitante alleanza Pd-Cinque Stelle, e in un anno elettorale questo pesa. “Un’alleanza tecnica difficilmente diventa vera alleanza politica, e nelle urne gli italiani sapranno giudicare”, dice Lollobrigida: “Fratelli d’Italia, intanto, terrà la barra diretta per fare opposizione a questa maggioranza sconquassata e a questo governo inconsistente, fermo restando l’appoggio per la crisi internazionale. Quello che ci spaventa è il clima, sono le tattiche e la conflittualità permanente che vanno a danno degli italiani”. Intanto, rispetto al centrodestra, Lollobrigida, su Rai Radio1, avverte gli alleati: “Stare al governo alleati di Pd e M5s, forze politiche che dicono cose opposte a quanto sostenuto dalla nostra coalizione, è impensabile. Nel centrodestra c'è un problema e sarebbe da ipocriti negarlo. Noi, ed è da sempre la pietra angolare dell’azione politica di Giorgia Meloni e di Fdi, vogliamo ricostruire un’area di consenso corrispondente agli interessi degli elettori del centrodestra”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.