La strategia

"Meno social, più giornali e tv". Il gruppo di Di Maio si butta sui vecchi media

Simone Canettieri

Gli ex M5s vogliono archiviare il mito della rete da cui provengono. E sono pronti a invadere telegiornali e talk per rifarsi dei diktat di Casalino

Instagram? No, interviste ai giornali. Carta e piombo. Facebook? Macché, dichiarazioni alle televisioni. Meglio ancora se locali. TikTok? Ma quando mai: vanno invasi i talk-show. Militarmente. “Insieme per il futuro”, la navicella di Luigi Di Maio, punterà sui vecchi media, usando i social network il meno possibile. Una svolta per questo pattuglione di ex grillini, nato ed entrato in Parlamento grazie a un pugno di clic, al mito della rete, al blog di Beppe Grillo e insomma a tutto quell’armamentario casaleggiano ormai stranoto. Siccome quelli di Ipf (così l’acronimo del gruppo) puntano all’elettorato moderato sono convinti che anche la comunicazione debba essere calibrata su chi vuole ascoltare, essere convinto e non persuaso con uno slogan su Twitter. Molti fuoriusciti si lamentavano delle regole del Codice Rocco. In quanto Casalino manda in tv sempre i soliti volti turbocontiani (tipo la preparata Vittoria Baldino: lanciatissima).  

 

Sicché ecco la riscossa degli straccioni di Valmy, che tali però non si sentono. Sono pronti a gridare in coro: è la stampa, bellezza! Un altro vaffa alla storia del Movimento cresciuto sulla disintermediazione e sul giornalista da mettere alla gogna, in quanto venduto per definizione. Curve nella memoria.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.