Il caso

Roma, blitz di Gualtieri: "Via l'ad dell'Auditorium, dentro una donna modello Fuortes"

Simone Canettieri

Le nomine agitano il Campidoglio e il Pd. Dopo la Festa del cinema tocca al Parco della musica: il Comune obbliga alle dimissioni anticipate l'intero cda. Per la presidenza circola il nome di Rosati, vicino a Goffredo Bettini 

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è pronto a un altro blitz. E sempre di nomine si parla.  Il Campidoglio a guida Pd vuole cambiare il cda dell'Auditorium.

In queste ore il primo cittadino ha avvisato l'ad Daniele Pitteri - scelto da Virginia Raggi attraverso un bando - che dovrà fare un passo indietro.

Per la prima volta, da quando è nata la fondazione che gestisce il parco della musica di Renzo Piano, Il Comune (socio di maggioranza) non aspetta la normale scadenza del consiglio d'amministrazione. Che in questo caso termina il mandato fra due anni, nel 2024. Troppo tardi. 

"Cerchiamo una  donna sul modello di Carlo Fuortes, l'attuale ad della Rai che gestì in passato anche l'Auditorium. Insomma una manager culturale", spiegano fonti del Comune che confermano l'indiscrezione rilanciata da Dagospia. 

Il cambio  - o meglio spoils system - non potrà avvenire prima dell'approvazione del bilancio, prevista per il prossimo mese.

Ma il Pd romano, da sempre molto attivo sulle nomine, si è già messo in moto. L'identikit del nuovo ad c'è. Ma ci sarà da sostuire anche l'attuale presidente dell'Auditorium Claudia Mazzola, giornalista Rai  (che per ricoprire questo incarico ha rinunciato agli emolumenti e all'auto di servizio).

Nel Pd romano,  per la carica di presidente, circola il nome di  Antonio Rosati, fedelissimo di Goffredo Bettini, silurato dalla guida dell'ente Eur dal governo Draghi.

I giochi all'Auditorium sono appena iniziati. E si aggiungono a quelli in corso per la Festa del cinema, ospitata sempre in questa struttura. Entro dieci giorni il nuovo presidente Gian Luca Farinelli dovrà decidere se confermare Antonio Monda come direttore artistico (ipotesi complicata) o nominare un'altra persona: la vice direttrice di Rai Cinema Paola Malanga. 

  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.