(foto Ansa)

verso l'addio?

Conte avvisa Di Maio: "Non accetterò logoramenti. Nessuno è indispensabile"

Redazione

L'ex premier in un'intervista alla Stampa. "Con Salvini nessun accordo segreto. Le parole del ministro degli Esteri mi hanno stupito. Proporzionale? Può essere la soluzione per la prossima legislatura"

"Non possiamo tollerare per il futuro guerre di logoramento interne". Le parole di Di Maio sulla Belloni? "Quelle dichiarazioni mi hanno sorpreso". E soprattutto "quella mossa ha creato dolore e malumori nella nostra comunità. Anche per questo ho valutato come doverose le dimissioni di Di Maio dal comitato di garanzia". Il capo politico del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte è tornato sulle diatribe interne ai suoi, rinfolcolate dalla partita quirinalizia. Dove, com'è noto, Conte ha tentato di far elegerre in asse con Salvini e Meloni il capo dei Servizi Elisabette Belloni. Mentre Di Maio vi si è opposto propiziando il Mattarella bis. Conte nel colloquio ci tiene a ribadire che "quando una linea passa in assemblea congiunta e viene costantemente aggiornata in cabina di regia, va rispettata. Non possono esserci agende personali, doppie o triple". Insomma, vade retro correntismo. Qualcosa che l'ex premier aveva messo in chiaro già nei giorni scorsi, dopo un incontro a Palazzo Chigi con il premier Draghi. A proposito del capo del governo, non è che l'intenzione del M5s è di indebolirlo, magari richiamando uno dei leader della prima ora come Dibba? Risposta: "Rispetto le opinioni di Alessandro Di Battista, ma il Movimento è entrato in questo governo consapevole di assumersi una responsabilità che va portata avanti sino a quando non verranno raggiunti gli obiettivi che ci siamo prefissati". Che comunque non sembra essere il classico appoggio incondizionato. 

Tornando alla questione Quirinale, poi, Conte risponde sul riallaccio del dialogo con Salvini, con cui i rapporti si erano interrotti bruscamente nell'estate del 2019, all'epoca del Papeete. "Si è molto fantasticato su questo dialogo che ho intrattenuto con il centrodestra e Salvini in particolare anche a nome del Pd e di Leu. Ma dialogo non significa sotterfugi né accordi inconfessabili. Le trattative si sono svolte con costante coinvolgimento di Enrico Letta e Roberto Speranza e nella consapevolezza che non essendoci numeri sufficienti, come abbiamo sempre detto, sarebbe stato necessario puntare a personalità super partes e cercare un’ampia condivisione a garanzia di tutti", dice l'avvocato. Fatto sta che nelle intenzioni del presidente del Movimento Cinque stelle quest'anno dovrebbe prevedere l'impegno di approntare una nuova legge elettorale che tenga conto della frammentarietà del quadro. "Credo che una legge proporzionale sia lo strumento più efficace per interpretare la fase politica che stiamo vivendo: consentirà alle forze politiche di dialogare tra loro o differenziarsi presentando un’offerta politica più chiara e lineare ai propri elettori". Se il M5s correrà con Di Maio o ne farà a meno, però, è tutto ancora da vedere (così come il limite del doppio mandato, su cui si dovranno esprimere gli iscritti al Movimento). "Tutti devono sentirsi importanti ma nessuno, a partire da me, deve mai sentirsi indispensabile", dice nel frattmepo Conte. E sembra un messaggio con un destinatario preciso.

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