Il caso

Il super green pass costringe Salvini ad annullare l'assemblea della Lega

Simone Canettieri

L'evento era in programma l'11 e il 12 dicembre al Palazzo dello sport di Roma. Con le nuove norme, in vigore dal 6 dicembre, sarebbero entrati solo vaccinati e guariti

Niente stati generali della Lega perché nel frattempo sarà entrato in vigore il super green pass. Con una nota molto stringata il partito di Matteo Salvini annulla l'evento previsto per l'11 e 12 dicembre prossimi a Roma, al Palazzo dello sport. "L’assemblea programmatica della Lega, prevista l’11 e 12 dicembre, è rinviata per garantire a tutte le persone invitate la possibilità di partecipare. È una scelta di rispetto, in particolare per militanti e amministratori locali, alla luce delle decisioni del governo", spiega il Carroccio in una nota.

Perché questa mossa di Salvini? Basta ripassare cosa dice il nuovo decreto in materia di interventi anti-Covid. A decorrere dal 6 dicembre arriva il green pass rafforzato: vale solo per coloro che sono o vaccinati o guariti e serve per accedere ad attività che altrimenti sarebbero oggetto di restrizioni in zona gialla. Gli ambiti sono gli spettacoli, gli eventi sportivi, la ristorazione al chiuso, feste e discoteche, cerimonie pubbliche. Come appunto gli stati generali della Lega. Che nel dubbio sono stati rinviati a data ignota. 

Eppure nelle premesse di Salvini, la conferenza programmatica della Lega avrebbe dovuto fare chiarezza, una volta per tutte, sul destino del partito. A partire dalla collocazione internazionale. Un tema che, come si sa, divide il segretario dal vice Giancarlo Giorgetti. Che nelle settimane scorse era stato anche oggetto di uno scontro molto duro fra i due. Adesso arriva il rinvio dell'iniziativa. Iniziativa di cui si sarebbe dovuto occupare Armando Siri, tra i più critici nel Carroccio sulle misure anti-Covid prese dal governo Draghi. 

 

Di più su questi argomenti:
  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.