ANSA/FABIO CIMAGLIA 

nel nome dell'amore

La Castelli sposa il portavoce di Di Maio. Così il M5s è ormai il partito dell'endogamia

Simone Canettieri

La cerimonia il 5 dicembre. Oltre a loro, tante altre coppie di colleghi: il movimento del vaffa si è trasformato nel movimento dell'amore.

La notizia, un po’ fru fru, è che Laura Castelli, viceministra dell’Economia in quota M5s, si sposerà con il giornalista Giuseppe Marici, portavoce di Luigi Di Maio e già soprannominato in vista delle nozze “Peppe Mef”. Il sì, per onore di cronaca, è previsto il 5 dicembre nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Trattasi dunque, anche per facilità di titolo, del classico “Amore a 5 Stelle” o di “Pane, amore ed M5s”. Una storia, quella dei due innamorati, nata tra una riunione e l’altra, fra via XX Settembre e la Farnesina. Tra un decreto e un comunicato congiunto sull’export. “Ah, che bello lavorare insieme, il tempo scorre veloce”, avranno pensato i promessi sposi quando tutto è iniziato. Ma in questa storia sana e minima si cela una certa endogamia che ha caratterizzato finora la creatura di Grillo. In etnologia l’endogamia è un ordinamento matrimoniale per il quale gli sposi vengono obbligatoriamente selezionati all’interno del medesimo gruppo o stirpe, clan, tribù. E così il partito del vaffa si è trasformato nel partito dell’amore.

M5s, da partito del vaffa a partito dell'amore

Altro che ascensore sociale, l’esperienza grillina passerà alla storia anche per le coppie, nate, finite o durate per sempre. Luigi Di Maio, per dire, nel Movimento  è cresciuto e ha fatto esperienze e ha trovato forse moglie. Virginia Saba, l’attuale compagna, faceva la collaboratrice parlamentare della deputata M5s Emanuela Corda. Prima di lei, il ministro degli Esteri è passato alle cronache rosa, sempre paparazzate con sapienza, per i legami con Silvia Virgulti (mental coach del gruppo parlamentare) e Giovanna Melodia, consigliera comunale ad Alcamo (indovinate di quale partito). A forza di stare insieme si condividono dunque tutte le passioni. La vicepresidente Paola Taverna, dice Google, è stata la compagna  del deputato Stefano Vignaroli. L’altro neo vicepresidente grillino, raccontano parlamentari un po’ invidiosi, “sarebbe vicino al cuore della collega Gilda Sportiello”. Pietro Dettori, già mente della Casaleggio e ora nello staff di Di Maio, da tempo è felice con Iolanda Di Stasio. E Vito Crimi con la deputata Paola Carinelli?  Davide Casaleggio, che ormai è un ex M5s, si è sistemato in casa con Enrica Sabatini, già dirigente di Rousseau (aspettano due gemelli). La lista è lunghissima nel partito dell’amore.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.