la diretta dalla camera

Vaccini, immigrazione e coprifuoco: ecco cosa ha detto Draghi alla Camera

Redazione

Dagli sbarchi dei migranti alla modifica del coprifuoco e al caso Durigon: il presidente del Consiglio risponde alle interrogazioni dei deputati 

Dai flussi migratori alla sospensione dei brevetti per i vaccini anti Covid, fino alla modifica del coprifuoco e il caso Durigon. Sono solo alcuni dei temi su cui si concentrano le interrogazioni dei deputati a cui Mario Draghi ha risposto nel corso del Question time alla Camera. Temi che sollevano umori contrastanti all'interno della sua stessa maggioranza, con i partiti che attendono dunque risposte. 

 

"Sull’indagine Durigon dalla procura c'è piena fiducia verso militari della Guardia di finanza", ha detto Draghi, senza sbilanciarsi oltre sul caso del sottosegretario leghista all'Economia travolto dall'inchiesta di Fanpage

 

Sugli eventi privati e il settore del wedding, il presidente del Consiglio ha detto che il governo ne discuterà nel corso della cabina di regia prevista per il prossimo lunedì. "Dobbiamo  essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio", ha aggiunto Draghi, sottolineando che il governo intende adottare un approccio graduale nell'allentare le restrizioni, a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. "Ulteriori misure d’indennizzo per gli operatori del settore sono previste nel nuovo decreto Sostegni la settimana prossima". 

 

Sul tema della tutela dei lavoratori, dopo i decessi che le cronache hanno registrato negli ultimi giorni, Draghi ha espresso cordoglio a nome suo e del governo. "Non dobbiamo dimenticare e intendiamo fare tutto il possibile per evitare il ripetersi di questi episodi", ha detto. "Con una media di oltre 3 morti al giorno, l’Italia si conferma al di sopra della media dei Paesi Ue, in posizione di poco migliore della Francia, ma molto distante dalla Germania. Dobbiamo dunque investire sulla cultura della prevenzione e sulla vigilanza. È per questo che il Governo ha immediatamente disposto la convocazione della Cabina di regia per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza, prevista dal Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. In quella sede intendiamo valutare gli interventi per il rafforzamento delle attività ispettive che vogliamo adottare subito, con i prossimi provvedimenti legislativi".

 

Sul tema dei migranti, sollevato da un'interrogazione del leghista Molinari, il presidente del Consiglio ha sottolineato che "la politica sull'immigrazione del governo vuole essere equilibrata, efficace e umana: nessuno deve essere lasciato solo nelle acque territoriali italiane". Il governo, ha aggiunto, è impegnato a promuovere azioni bilaterali e a esercitare pressione intereuropea affinché si torni a una redistribuzione dei migranti. "La priorità nel breve periodo è il contenimento della pressione migratoria nei mesi estivi. Siamo impegnati a ottenere dai Paesi di partenza, in particolare da Libia e Tunisia, una collaborazione più intensa ed efficace nel controllo delle loro frontiere marittime e terrestri e nel contrasto alle organizzazioni dei trafficanti", ha detto il presidente del Consiglio. 

 

Sulle clausole di salvaguardia, Draghi ha ricordato che la Commissione intende ancorare la disattivazione della clausola a quando l’economia dell’Unione europea tornerà ai livelli pre-crisi. "Secondo le attuali previsioni, questo non dovrebbe accadere prima del 2023". Resta dunque il tema del dibattito sulla revisione delle regole di bilancio, ha aggiunto, che era stato avviato nel febbraio 2020 e poi sospeso per la pandemia. "Voglio essere molto chiaro su questo: è fuori discussione che le regole dovranno cambiare". "La mia linea – e non è da oggi, ma da diverso tempo su questo tema – è che le attuali regole di bilancio erano inadeguate e sono ancora più inadeguate per un’economia in uscita da una pandemia. Nei prossimi anni dovremo concentrarci soprattutto su un forte rilancio della crescita economica, che è anche il modo migliore per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici".

 

"Liberalizzare i brevetti dei vaccini anti Covid non garantisce una maggiore produzione di dosi: la situazione è più complessa di così", ha detto poi il premier rispondendo all'interrogazione di Giulia Grillo del M5s. "Prima di arrivare alla liberalizzazione bisogna fare passi più semplici come rimuovere il blocco alle esportazioni, l'aumento della produzione, anche con il trasferimento tecnologico, individuando siti produttivi anche nei paesi poveri".

 

"Il nostro obiettivo è riaprire al più presto l’Italia al turismo nostro e a quello straniero". Sulla ripresa del settore turistico Draghi ha ricordato le iniziative prese dal governo, tra cui lo stanziamento dei fondi a sostegno degli operatori, e quelle che prossimamente verranno adottate, tra cui l'estensione del voli Covid tested su più linee, più rotte e più aeroporti. "È poi in corso una revisione delle misure esistenti per i Paesi Schengen per permettere accessi a fronte della presentazione di un tampone negativo e senza quarantena. Per quanto riguarda i Paesi del G7 (specialmente USA, Canada e Giappone), saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale", ha detto Draghi.

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