Foto Roberto Monaldo / LaPresse

"Le regole di bilancio europee sono inadeguate e andranno cambiate", dice Draghi

"La revisione dei parametri deve puntare a incentivare gli investimenti e ridurre le divergenze tra gli stati membri. La riforma è ancor più necessaria dopo la pandemia". Le parole del premier

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto oggi alla Camera per rispondere al Question time. Ha replicato anche a un'interrogazione posta da Italia viva sui vincoli di bilancio europei. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale dell'intervento del premier.

 

Onorevole Presidente, onorevoli deputati,

 

Il 3 marzo di quest’anno la Commissione europea ha adottato una Comunicazione che fornisce alcune indicazioni sugli orientamenti in materia di politica di bilancio a un anno dall’esplosione della crisi pandemica.

 

Questa Comunicazione delinea l’approccio che la Commissione intende seguire circa la disattivazione della cosiddetta clausola generale di salvaguardia – che ha permesso agli Stati membri di utilizzare politiche di bilancio espansive per fronteggiare la crisi.

 

La Commissione intende ancorare la disattivazione della clausola a quando l’economia dell’Unione europea tornerà ai livelli pre-crisi. Secondo le attuali previsioni, questo non dovrebbe accadere prima del 2023.

 

Resta dunque il tema del dibattito sulla revisione delle regole di bilancio, che era stato avviato nel febbraio 2020 e poi sospeso per la pandemia.

 

Voglio essere molto chiaro su questo: è fuori discussione che le regole dovranno cambiare. Tuttavia, questo dibattito, che impiegherà gran parte del 2022, non è ancora partito.

 

La mia linea – e non è da oggi, ma da diverso tempo su questo tema – è che le attuali regole di bilancio erano inadeguate e sono ancora più inadeguate per un’economia in uscita da una pandemia. Nei prossimi anni dovremo concentrarci soprattutto su un forte rilancio della crescita economica, che è anche il modo migliore per assicurare la sostenibilità dei conti pubblici.

 

La revisione delle regole deve dunque assicurare margini di azione più ampi alla politica di bilancio nella sua funzione di stabilizzazione anticiclica. In particolare, dobbiamo incentivare gli investimenti, soprattutto per favorire la trasformazione digitale ed ecologica.

 

Allo stesso tempo, le nuove regole devono anche puntare a ridurre le crescenti divergenze tra le economie degli Stati membri e a completare l’architettura istituzionale europea.

 

L’Italia intende partecipare attivamente al dibattito europeo. Sul tema è in corso un processo di analisi e riflessione – all’interno del Dipartimento del Tesoro e della Presidenza del Consiglio  –  che tiene conto anche dei contributi provenienti dal mondo accademico e da altri soggetti istituzionali.

 

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