Il caso

Il tribunale di Cagliari respinge il reclamo di Crimi: per il M5s rimane il curatore

Simone Canettieri

Doccia fredda dei giudici, le ambizioni di Conte sono di nuovo frenate. È caos 

La corte d'appello di Cagliari ha respinto il reclamo presentato dai legali del M5s: rimane così il curatore deciso dal tribunale. Per il Movimento una doccia fredda che per il momento blocca ancora le ambizioni di Giuseppe Conte di diventare leader dei grillini. Almeno fino a quando Davide Casaleggio non sbloccherà il voto sulla piattaforma Rousseau.

 

Il reclamo era stato presentato dal capo politico Vito Crimi contro la nomina di un curatore speciale, Silvio Demurtas, per il M5S, nell'ambito della causa intentata dalla consigliera regionale (espulsa e poi reintegrata) Carla Cuccu.

 

Di fatto il tribunale sostiene che il mandato di Crimi sia scaduto.

 

Allo stato quindi, essendo l'unico rappresentante legale del Movimento, Demurtas è depositario dei poteri assegnati al capo politico del Movimento sino alla nomina di un nuovo organo rappresentativo da parte degli iscritti. Ora la Procura di Cagliari potrebbe decidere di sollecitare proprio questo atto: invitando il garante del Movimento a nominare il nuovo organismo collegiale di governo del Movimento, forma decisa dall'assemblea degli iscritti in occasione degli Stati generali. La questione influenzerà anche il tema della cessione della lista degli iscritti al Movimento da parte dell'associazione Rousseau: Davide Casaleggio ha infatti chiarito che per ragioni di privacy intende cedere la lista solo ad un rappresentante del Movimento legittimato legalmente da un voto degli iscritti.

 

"Il collegio ha accolto la nostra eccezione di inammissibilità del reclamo di Crimi, eccezione fondata su una giurisprudenza granitica, come evidenziato nell'ordinanza". Così gli avvocati che tutelano la consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu, Lorenzo Borrè e Patrizio Rovelli, da cui è partito il caso Crimi. "Ora - incalzano i due avvocati - confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto della illegittimità dell'espulsione di Carla Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal tribunale di Cagliari".

 

Gli avvocati difensori di Cuccu hanno appena inviato alla procura di Cagliari gli atti relativi alla decisione della Corte di Appello. La procedura prevede che a questo punto, avendo la Corte respinto il ricorso del M5s contro la nomina del curatore legale, il procuratore si attivi per ottenere, tramite il garante Beppe Grillo, il ripristino di una legale rappresentanza del Movimento secondo le norme del codice civile.

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.