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Amendola: "Sul Recovery l'Italia deve fare uno sforzo per semplificare la burocrazia"

"La Commissione ha presentato il piano finanziario: 800 miliardi per il Next generation di tutta Europa", dice il sottosegretario agli Affari europei. E sulla Turchia: "Serve un dialogo chiaro, parlando anche di ciò che non condividiamo"

Roberta Benvenuto

"Ieri la Commissione europea ha presentato il piano finanziario: saranno 800 miliardi per finanziare il Next generation di tutta Europa", dice Vincenzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei, "In parte saranno con i Green bond, titoli per investire nell'Ue del futuro: un risultato dei negoziati che abbiamo fatto. L'Italia e altri paesi presenterà il suo piano a fine mese e quindi ci sarà tutta la prospettiva degli anticipi ma soprattutto nei prossimi sei anni tra Recovery e Bilancio europeo abbiamo le risorse per investire. Sono contento che Italia, Grecia e quei paesi che sempre sono osservati speciali sono quelli che stanno facendo un lavoro forte per sostenere l'economia nazionale ed europea".

 

 

"I fondi del Recovery devono essere gestiti con procedure semplificate in cui l'esecuzione dei progetti siano certi e secondo le regole europee. L'Italia deve fare uno sforzo di semplificazione burocratica. Dobbiamo fare bene, in maniera efficiente e veloce". 

E sulle relazioni con la Turchia di Erdogan, Amendola aggiunge: "Insieme ai partner europei abbiamo detto che con la Turchia vogliamo avere un dialogo costruttivo ma chiaro. In cui ci siano elementi di negoziato, elementi portati dai vertici europei a Ankara e il dialogo venga sulla base di parole chiare, in cui in un dialogo costruttivo bisogna dirsi anche gli elementi che non condividiamo".