Operazione fiducia del premier: cerca di rassicurare su AstraZeneca, sferza i furbetti ma non rompe con le regioni che incontra e che definisce "antenne". Disegnato modello Recovery. Task force per aiutare enti locali
“Con che coscienza si saltano le liste vaccinali? Con che coscienza?”. Mario Draghi ha usato la parola più alta e nobile che ci fosse. Non ha accusato le regioni e anche se ha detto che sta pensando “di impugnare la delibera sulla scuola della regione Puglia” alla fine non la impugnerà per non guastare il clima di collaborazione. Oggi il premier si è presentato in conferenza stampa e ha ripetuto che “non ha date” ma che solo gli sciocchi possono pensare che il governo non voglia riaprire. Voleva dire che c’è qualcosa che non si può dare ma che grazie alla scienza si può costruire. Era la fiducia che è diversa dallo stordire e che non si produce per decreto. In tutti i modi ha cercato di spiegare, insieme al professore Franco Locatelli, che il vaccino AstraZeneca è “efficace”.
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