Strologare in anticipo su un’elezione arcana come quella del presidente della Repubblica, che però per la sostanza è già avvenuta, è un esercizio stucchevole e vano
Sconsiglierei chiunque dallo strologare in anticipo sul prossimo presidente della Repubblica. Intanto perché il modo dell’elezione è esoterico, come tutti sanno ma nessuno mette mai in discussione, trattandosi dell’ultimo tabù. Non ci sono in ballo candidati e candidature, non ci sono programmi etico-costituzionali, per non dire idee politiche, non ci sono scadenze di rito tranne l’apertura a data certa di una sessione parlamentare riunita nella forma del seggio elettorale, e lì al buio si vota; c’è solo il fumo e anche l’arrosto, o la sostanza, del prestigio personale di personalità “eventuali”, della loro centralità “eventuale” in un dato equilibrio parlamentare che però è un arcano, è trasversale, sconta tradimenti e rovesciamenti di fronte, mentre s’intrecciano tendenze di medio periodo e fatti dell’ultima ora.
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