L'incontinente, sfrenato Salvini

Enrico Cicchetti

Dal biasimo per il nuovo dpcm ai rimproveri per chi parla di chiusure anti-Covid. Tutte le "i" del leader della Lega: "irrequieto", "intemperante", "incapace di trattenersi" dal criticare le posizioni del (anche suo) governo. Fino a "infiltrato"

Sembra di intravedere, in filigrana, quello che potrebbe essere il leitmotiv dei prossimi mesi di governo. La severa linea Draghi, ufficialmente sposata da tutte le forze politiche, e poi lui, l'infiltrato. Come scrivevamo su queste colonne, Matteo Salvini si ritrova dietro le linee, in un'esecutivo che gli somiglia poco ma dove il suo partito è decisivo. E allora può permettersi di fare il bastian contrario. Irrequieto, sfrenato, incontinente. Incapace di trattenersi dall'esprimere posizioni "fuori linea", vero motore di un'opposizione interna che inizia a palesarsi in frasi come quelle raccolte in questo video: dalle stilettate contro i soci di maggioranza – "quelli che mi hanno mandato a processo" –  a quelle contro il superministero per la Transizione ecologica – "A che serve? C'è già" –, fino a farsi "portavoce" del presidente del Consiglio per dire che il nuovo dpcm sulle misure di contrasto alla pandemia "sarà l'ultimo" o a rimproverare chi parla di ulteriore misure anti-Covid: "Pasqua chiusi in casa? È irrispettoso degli italiani". O ancora a solidarizzare con gli agenti della penitenziaria condannati per tortura.

  

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti