Consultazioni come non le abbiamo mai viste

Dall'ultima volta che Mattarella ha ospitato i rappresentanti dei gruppi politici tutto è cambiato. Quanto meno nell'ambientazione e negli spazi

I protagonisti sono gli stessi, tutto però è cambiato. Consultazioni così non si sono mai viste né in questa legislatura, la diciottesima della storia repubblicana, né nelle altre. La novità non è tanto nella forma, neppure nella sostanza, quanto nel colpo d'occhio. Nuova è l'ambientazione quirinalesca, non più la Sala della Loggia, chiusa per lavori di restauro, ma nel Salone delle Feste, non più la solita porta a fare da sfondo al via vai dei politici, ma un grande specchio e tanto oro a decorare il proscenio. Nuovi sono anche gli oggetti di scena. Divani sostituiti da seggiole, i tavolini che sono diventati tavoloni, pannelli di plexiglass spuntati qua e là a distanziare ciò che prima era prossimo. E poi cordoni a indicare percorsi, spazi allargati e mascherine a coprire il volto. La pandemia ha modificato quello a cui eravamo abituati, ha reso queste consultazioni a loro modo uniche.

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