Il leghista Molinari non capisce perché la Lega sia invisa in Europa. Ripassino
Per il capogruppo alla Camera il Carroccio è considerato di estrema destra ed antieuropeista per errore. Forse dimentica l'alleanza con Le Pen, il sostegno a Putin e anni di battaglie per uscire dall'euro e dall'Unione
“Diciamo che dobbiamo far cambiare l’immagine che ci rappresenta come anti europeisti, come quelli che vogliono sfasciare l’Europa. Non è così, non è mai stato così”. Le parole di Riccardo Molinari sulla collocazione della Lega in Europa, nell’intervista al Corriere della sera, sembrano riecheggiare quelle di Jessica Rabbit: non siamo cattivi, è che ci disegnano così. Se il Carroccio è marginalizzato è solo per un’errata percezione della sua linea politica. Il capogruppo della Lega alla Camera quasi non riesce a spiegarsi come sia possibile che il partito di Matteo Salvini sia considerato estremista. Probabilmente è a causa delle cattive compagnie: “Per le regole del Parlamento europeo, siamo in un gruppo con partiti molto diversi da noi e alcune aggregazioni sono innaturali. Questo ha portato qualcuno ad associarci all’estrema destra”. Insomma, secondo Molinari è tutto un fraintendimento: la Lega non è né anti europeista né di estrema destra.
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- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali