I gemelli diversi/2
L'opzione Di Maio: “Da solo valgo il 10 per cento”
Conte si preoccupa per il governo, Zingaretti per la segreteria. Il ministro degli Esteri invece ha un piano. E lo confessa agli amici: se le regionali vanno male...
Roma. In Veneto non ci va, punta sul sud, gira la Puglia e la Campania, e quando i suoi gli chiedono della Liguria, lui fa spallucce: “Ma l’avete letta l’intervista di Sansa al Foglio?”, chiede, riferendosi al candidato del M5s in Liguria, Ferruccio Sansa, che si è schierato per il No al referendum sul taglio dei parlamentari, cioè contro la posizione del M5s. Così, Luigi Di Maio, raccolte a tulipano le cinque dita della mano destra, altalena il pugno nella ipotiposi digito-interrogativa tanto in uso presso noi italiani: “Io ve l’avevo detto che Sansa non andava bene. Non ne voglio sapere nulla”. E sarà anche vero che non gli piace il candidato giornalista scelto assieme al Pd e per questo non va in Liguria a fare campagna elettorale, ma Luigi in realtà ha un suo piano B, anzi D come Di Maio. “Comunque vada io da solo valgo il 10 per cento”.
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- Salvatore Merlo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi universitaria in Inghilterra. Ho vinto alcuni dei principali premi giornalistici italiani, tra cui il Premiolino (2023) e il premio Biagio Agnes (2024) per la carta stampata. Giornalista parlamentare, responsabile del servizio politico e del sito web, lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.