Editoriali
Meglio evoluti che pericolosi
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Il Vaffa di Di Maio a Casaleggio: "Questo è il quesito più suicida della storia"
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Ora la Raggi si crede Napoleone, e questo è un problema per il M5s
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"Il Pd vuole solo comprarci con le poltrone, ma Crimi e il M5s sono con me". Parla Mercorelli
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“Terminus”: la democrazia digitale del XXI secolo made in Casaleggio
In psicologia, età evolutiva è il periodo della vita dell’individuo umano che va dalla nascita al 25esimo o al 30esimo anno e che segna lo sviluppo di tutta una serie di funzioni e processi, da quelli senso-percettivi a quelli intellettivi, affettivi e sociali”. Così il vocabolario. Toccherà aggiungerci i “processi politici”. Ha detto Luigi Di Maio, alla vigilia del voto di Rousseau: “Evolversi è giusto”. “Perché il movimento si evolve”. E altro che evoluzione: più che un morbido trapassare da uno stato di coscienza a un altro, come nell’eterna fanciullezza del Movimento cinque stelle, quello sancito ieri è un salto darwiniano peggio della scomparsa dei dinosauri. La regola dei mandati non esiste, semplicemente, più. E anche la regola, già trasgredita da anni, del “noi corriamo da soli”. Fine di un castello di sabbia ideologico, nascita di un partito che ha tutta l’aria di volersi evolvere in una corrente neo gavianea. Il tutto con la naturalezza, la fluidità politica diremmo, del tutto vale tutto.
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