Il processo a Salvini nella Repubblica del “ma anche no”
L'ex vicepremier va giudicato per aver ritardato lo sbarco dalla Open Arms? La giunta dice no, ora spetta all'Aula di Palazzo Madama. I cortocircuiti di un sistema assurdo
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I soliti alibi
Matteo Salvini va giudicato per aver ritardato lo sbarco dalla Open Arms? Era in vigore un trattato che imponeva al paese più vicino di accogliere i migranti, contestato dal governo di allora ma vigente. Quindi la decisione di non rispettarlo costituisce una violazione della quale è ragionevole identificare i responsabili. Se poi si trattasse solo di Salvini o, come dice lui, di una scelta politica condivisa, è appunto un argomento da chiarire in un dibattimento. Questo stando ai fatti. Ma non sempre i fatti bastano, in un paese dove vige tanto spesso la regola autodissolvente del “ma anche no”.
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