L'italiano ottimista e tranquillo è il protagonista del dopo lockdown
Non rompe e va per la sua strada, sembra un animale raro, e invece no
Esistono anche loro, gli italiani ottimisti, e fanno l’effetto della cocaina pura, danno un subitaneo piacere, sono tossici. Il baretto che ha riaperto vicino alla Farmacia di Albinia è gestito da due ragazze piccine e carine, anzi scintillanti di vita. Ieri mattina era pulito e segnapostato per il distanziamento che sembrava un Dpcm. La vetrina dei cornetti e dei tramezzini era lucida come per il giorno dell’inaugurazione, il primo caffè al tavolo dopo la chiusura era squisito, e un amico ha voluto un succo di pera con latte, magnifico a vedersi, e le chiacchiere erano tutte per volersi riprendere e bene. La cassa integrazione? A noi è arrivata, ma so che qualcuno è stato meno fortunato, mannaggia. I clienti? Mica possiamo lamentarci, stamane ne è arrivata di gente, e per l’aperitivo contiamo in un pienone. Sussidi per perdita di fatturato da confinamento e chiusura? Arriveranno, fatte le richieste, ci vuole un po’ di tempo e nel frattempo facciamo con le riserve. Una dice. Sono stata in casa con mia figlia diciassettenne, che è come essere stata sola. O scuola a distanza o telefono, un focolare così così, però non mi posso lamentare.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.