"Lo stato è più forte del caporalato". Le lacrime di Bellanova per una giusta battaglia

"Accanto a questo atto coraggioso serve anche un atto di fiducia: degli investitori verso l'Italia e dello stato verso i cittadini", dice Claudio Cerasa a Tg2 Post

Il ministro per le Politiche agricole,Teresa Bellanova, durante la conferenza stampa per il varo dell'attesissimo decreto Rilancio, si è commossa illustrando la norma da lei fortemente voluta sulla regolarizzazione dei migranti. "Se penso alla mia storia, alla mia vita - ha detto -, questo è per me un risultato straordinario. Sono state giornate lunghe, faticose ed emotivamente impegnative. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili. Lo stato è più forte del caporalato".

  

 

"Le lacrime del ministro Bellanova commuovono perché è una battaglia giusta, né di destra né di sinistra", dice il direttore del Foglio, Claudio Cerasa. "Lo dico con orgoglio: Bellanova ha fatto proprio una battaglia lanciata dal Foglio ad aprile. Quella di regolarizzare esercito di 600 mila invisibili che sfugge a qualunque prescrizione sanitaria, che non ha accesso agli aiuti predisposti dal governo e che non può dare contributo alla ripresa economica".

   

  

"Accanto a questo atto coraggioso - continua Cerasa - servirebbe anche un atto di fiducia: un paese che ha un debito come il nostro ha bisogno di crearla verso gli investitori internazionali e di averne verso i cittadini. La deburocratizzazione si crea con la fiducia dello stato nei cittadini. Occorre generare fiducia sul futuro e incentivare gli italiani che hanno ancora un reddito a spenderlo. In questa fase devono essere stimolati a consumare e investire. E' una cosa che non si può scrivere in un decreto ma che è iscritto nel dna di un governo che non sia solo d'emergenza ma adatto a una fase straordinaria come quella di oggi".

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