Silvio Berlusconi (foto LaPresse)

Il buon esempio di Berlusconi

Redazione

Opposizione non demagogica, europeismo, donazioni. Gran mese del Cav.

Nel panorama politico nazionale, contraddistinto soprattutto da un clima propagandistico e rissaiolo, si distingue ormai da giorni la posizione equilibrata di Silvio Berlusconi, che ha sempre messo al primo posto l’esigenza di fornire risposte di merito alla crisi epidemica. Ha sborsato dieci milioni per finanziare l’ospedale milanese all’interno della Fiera, ha svolto un’opposizione responsabile innervata soprattutto da proposte e non si è mai accodato alla forsennata campagna antieuropea dei suoi alleati del centrodestra. Mentre Antonio Tajani, commentando l’accordo dell’Eurogruppo ha messo in evidenza oltre alle ombre anche le possibilità aperte sull’istituzione del Fondo per la ricostruzione, Berlusconi ha sottolineato che l’intesa raggiunta “non basta”, che è ben diverso dal parlare di una Caporetto come fa Matteo Salvini, e ha poi attaccato “il ricatto sovranista di alcuni paesi del nord Europa” attribuendo a essi la responsabilità di “questo miope irrigidimento”.

 

Sottolineare il carattere “sovranista” di chi si oppone alle richieste italiane ha un evidente significato politico anche interno. Berlusconi non punta a una spallata contro il governo, in un momento così difficile, sa che l’eventualità di un governo di unità nazionale affidato a Mario Draghi è l’ultima (difficilissima) sponda e quindi non va depotenziata con accelerazioni intempestive, insomma dimostra di avere una visione nazionale e internazionale matura e una consapevolezza della gravità della situazione e dei pericoli che incombono e che non possono essere esorcizzati con fughe in avanti propagandistiche. Nella crisi pandemica l’anziano leader di Forza Italia è quello che forse esce meglio, anche se questo non gli sarà riconosciuto. La sua posizione può essere isolata nel centrodestra e osteggiata pregiudizialmente dal centrosinistra, ma è quella che dimostra il massimo di buon senso, senza cadere nella trappola propagandistica del senso comune. Il che non è poco. Ben scavato, vecchia talpa.

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