La differenza tra essere una calamita e una calamità. Renzi e la fase Lego
Più giustizia, meno tasse, meno spese inutili. Tre idee per dettare l’agenda e spezzare le catene del populismo
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Il problema di Salvini è che si è citofonato da solo
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Governare con un alleato forte ma senza voti. Zinga e Renzi, forza
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Capitano compulsivo. Salvini non si guarisce
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Quanto vale (nelle urne) il partito che non c'è
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Sulla prescrizione, Renzi e Di Maio provano a indebolire Conte
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Giustizia, Autostrade e un governo che rischia di diventare virus
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Perché Salvini, Meloni e Berlusconi sognano che Renzi abbatta Conte
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La quarantena economica dell'Italia
Ad agosto Matteo Renzi in fondo l’ha azzeccata e la decisione di spingere il Pd a lasciare Matteo Salvini al Papeete a chiedere pieni poteri in mutande e con un mojito in mano ha portato più frutti del previsto: l’Italia poteva essere un passo fuori dall’Europa, e invece non lo è; il governo poteva essere nelle mani di Borghi e Bagnai, e invece non lo è; il grillismo poteva essere ancora tonico, e invece non lo è; e nonostante il più che perfettibile governo guidato da Giuseppe Conte, la popolarità di Salvini non è affatto aumentata, l’Emilia-Romagna non è stata persa e il leader della Lega si ritrova ad avere un competitor persino all’interno della propria coalizione.
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- Claudio Cerasa Direttore
Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.