Rocco Casalino è uscito dal gruppo
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Roma. “Ho sviluppato la sensibilità di prevedere dove va l’opinione pubblica”, diceva. “Ho la sensibilità di prevedere cosa succederà”, aggiungeva. E infatti è l’unico grillino che aveva capito tutto prima. Altro che Fioramonti, altro che Paragone, altro che fuggi fuggi di senatori, deputati e schegge impazzite, altro che scissioni. La più clamorosa (e silenziosa) fuoriuscita dal M5s è quella di Rocco Casalino, il grillino che visse due volte. L’aveva previsto che finiva così, Rocco. E a novembre l’aveva pure detto a Sette, il magazine del Corriere. “Mi dicono che la mia mancanza si sente”, alludeva, “vedo sondaggi sempre peggiori e la vivo proprio male. All’inizio ho provato a seguire sia Conte che Di Maio, poi ho capito che era impossibile”. E certo, sull’orlo del baratro la fedeltà diventa una difficile ginnastica da praticare, è durissimo lo scontro tra ambizione e affetto.
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- Salvatore Merlo
Milano 1982, vicedirettore del Foglio. Cresciuto a Catania, liceo classico “Galileo” a Firenze, tre lauree a Siena e una parentesi erasmiana a Nottingham. Un tirocinio in epoca universitaria al Corriere del Mezzogiorno (redazione di Bari), ho collaborato con Radiotre, Panorama e Raiuno. Lavoro al Foglio dal 2007. Ho scritto per Mondadori "Fummo giovani soltanto allora", la vita spericolata del giovane Indro Montanelli.