Sardine in piazza San Giovanni a Roma. "Non vogliamo fare la fine del M5s"

I sostenitori non vogliono che il movimento diventi un partito. Le sei richieste alla politica, fra cui quella di mettere al bando l'odio online e l'abolizione dei decreti sicurezza approvati da Salvini

Francesco Cocco

Sono riuscite a riempire anche una delle piazze più maestose di Roma: San Giovanni in Laterano. Piazza storica per la sinistra italiana e cornice di innumerevoli adunate. Ora, per le Sardine comincia una fase nuova. Chiedendo lumi ai numerosissimi sostenitori del movimento in piazza, gente di tutte le età, è difficilissimo trovare qualcuno che speri nella nascita di un Partito delle Sardine. Per molti è bastato risvegliare le coscienze. Per altri, la scelta sulle mosse future andrebbe lasciata ad assemblee locali. La paura è di fare, strutturandosi in un partito, "la fine del Movimento Cinque stelle".

 
Certo, le sensibilità politiche sono varie; ma la sensazione, diffusa fra le Sardine stesse, è che si tratti di un movimento di sinistra. Dal palco, Mattia Santori, che è il volto mediatico principale oltre a uno dei primi a promuovere la mobilitazione, ha avanzato sei richieste alla politica, fra cui quella di mettere al bando l'odio online soprattutto da parte dei politici. E di abolire i Decreti sicurezza approvati quando Matteo Salvini era ministro. Un sentimento, quello della contrarietà al leader leghista, su cui tutta la piazza è sembrata d'accordo.

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